
Ha curato il Varese nel periodo più glorioso e seguito la Nazionale in cinque Olimpiadi.
Una fascia nera al braccio e il pensiero rivolto a un uomo che ha segnato un’epoca. La Pallacanestro Varese, nella sfida contro Tortona di ieri pomeriggio, ha reso omaggio a Sandro Galleani (in basso a destra nella foto), scomparso a 81 anni, storico fisioterapista della squadra e della Nazionale italiana. Un tributo doveroso a una figura che ha accompagnato decenni di successi del basket italiano, dentro e fuori dal campo.
Galleani - per tutti “Sandrin“ - ha legato il suo nome alla Pallacanestro Varese dal 1971 al 2009, i più gloriosi della storia del club italiano più titolato in Europa, lavorando dietro le quinte con dedizione e passione. La sua carriera si è intrecciata con le vittorie della squadra biancorossa, ma anche con la maglia azzurra, seguendo l’Italbasket in cinque Olimpiadi, quattro Mondiali e quattordici Europei. Un professionista rispettato, presenza discreta ma fondamentale negli spogliatoi, punto di riferimento per campioni come Dino e Andrea Meneghin, che con lui hanno conquistato gli ori europei del 1983 e del 1999. Non era solo un massaggiatore, ma un uomo di fiducia per i giocatori, capace di stemperare la tensione col suo carattere solare e la sua ironia.
La sua carriera, iniziata nel ciclismo, lo ha portato ad essere un’icona del basket italiano, tanto da essere inserito nella Hall of Fame della Federazione Italiana Pallacanestro nel 2013 e in quella della Pallacanestro Varese nel 2022. Riconoscimenti che a Varese hanno solo gente come Sandro Gamba. A.L.M.
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