In crisi di gol, meglio appigliarsi ai numeri. Quelli positivi: nove gol contro il Cagliari dal 2018 ad oggi, la squadra di Serie A contro cui Lautaro Martinez ha segnato di più in carriera. Alla Salernitana ne ha fatti addirittura dieci, ma i campani sono oggi tra i cadetti. La palma di avversaria portafortuna passa quindi ai rossoblù e l’incrocio di domani alle 18 in Sardegna arriva in un momento nel quale Lautaro ha bisogno di trovare sponde amiche, anche solo nella cabala. Non segna infatti da otto gare, dall’1-0 al Venezia del 3 novembre.
Ha già avuto momenti simili in carriera e l’aspetto positivo, per l’Inter, è che nonostante il capitano sia indietro nel ruolino di marcia, gli obiettivi stagionali sono ancora tutti lì da poter acciuffare. La squadra è a -3 dalla vetta in A, con una gara in meno, pienamente tra le prime otto in Champions e ai quarti di Coppa Italia, con la Supercoppa Italiana da disputare ad inizio gennaio. La gara coi sardi sarà anche l’ultima prima di partire per l’Arabia Saudita, dove Lautaro ha dolci ricordi: un anno fa segnò la rete decisiva al Napoli in finale.
La stagione interista, con l’arrivo del 2025, sarà come un lungo rush finale, con pochissime soste nel mezzo. La Supercoppa, appunto, quindi un recupero di campionato col Bologna, le altre gare in A già previste e probabilmente a febbraio quel Fiorentina-Inter fermato al 17’ del primo tempo (dipenderà dalla qualificazione diretta o meno dei nerazzurri agli ottavi di Champions). Diversi scontri diretti con Milan, Lazio, Juventus nei primi due mesi e il Napoli il 2 marzo. I punti peseranno e Lautaro sarà chiamato mettere una firma laddove oggi stanno provvedendo gli altri. In primis il compagno di reparto Marcus Thuram, capocannoniere della Serie A insieme a Retegui (12 centri) con cui Martinez si è complimentato alla fine di Inter-Como tramite un lungo abbraccio. Ma prima o poi anche l’argentino dovrà tornare a fornire il suo abituale contributo.
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