MATTIA TODISCO
Sport

L’Inter punta la nona. Goleade e clean sheet. Ma dietro sono pochi

L’ultima notizia prima di partire per l’Arabia Saudita non è stata quella che Simone Inzaghi avrebbe voluto sentire. Il pessimismo...

Simone Inzaghi, nelle tre annate fin qui disputate sulla panchina dell’Inter ha sempre vinto la Supercoppa Italiana

Simone Inzaghi, nelle tre annate fin qui disputate sulla panchina dell’Inter ha sempre vinto la Supercoppa Italiana

L’ultima notizia prima di partire per l’Arabia Saudita non è stata quella che Simone Inzaghi avrebbe voluto sentire. Il pessimismo dovuto al recupero a rilento di Pavard e Acerbi si è trasformato in certezza, allorché staff medico e tecnico hanno deciso di non aggregare i due per la trasferta a Riyad. Rispetto a Cagliari tornerà quindi il solo Darmian, il cui ginocchio acciaccato è tornato in condizioni accettabili.

Le note stonate finiscono qui, di questi tempi. I risultati recenti, eccezion fatta per l’1-0 patito a Leverkusen con tanti ricambi e senza grossi scossoni per le chance di qualificazione agli ottavi di Champions, annunciano il ritorno dei campioni d’Italia ai livelli della passata stagione. Ai nerazzurri manca una partita, quella di Firenze, con cui possono sopravanzare il duo Napoli-Atalanta, oggi in vetta alla Serie A. Cinque vittorie consecutive in campionato, a un ritmo da diciannove gol fatti e uno subito. Miglior attacco del torneo con 45 centri, mentre il Napoli ne ha subiti tre in meno. Sulla classifica e sui numeri difensivi pesano ancora l’avvio col freno a mano tirato, un pari in casa del Genoa in grossa difficoltà alla prima, il derby perso col Milan, il 4-4 raggiunto dalla Juventus dopo essere stata sotto di due reti a San Siro.

Nonostante la prolungata assenza delle due pedine tuttora indisponibili, Inzaghi (che vincendo il trofeo tre volte di fila ha portato a otto il totale del club nella competizione) ha sistemato il fortino e lucidato le frecce. Bisseck, De Vrij e Bastoni, ma anche Carlos Augusto quando chiamato in causa, hanno retto alla grande, rassicurati dalla presenza di Sommer, perfetto all’occorrenza.

Davanti, con Lautaro tornato al gol nell’ultima di campionato dopo un digiuno che durava dal 3 novembre, la squadra ha alternato quindici diversi marcatori. Se farà seguito allo “schema“ seguito un anno fa, Inzaghi presenterà i titolari già dalla semifinale, come fece contro la Lazio a gennaio 2024. Inter e Atalanta, in campo giovedì 2, hanno anche il vantaggio di un giorno in più di riposo, prima della finale, rispetto a Juventus e Milan che si incontreranno venerdì 3. Con un calendario così fitto, destinato a riempirsi ulteriormente se i nerazzurri faranno strada in Europa, anche ventiquattr’ore possono fare la differenza.

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