
Il belga e l’argentino furono insieme protagonisti con i nerazzurri guidati da Conte che vinsero il titolo nel 2021. Il rapporto si è incrinato nell’estate del 2023 quando Romelu si è proposto alla Juve per firmare poi con la Roma.
C’era una volta la Lu-La (oggi evolutasi nella... Thu-La), ovvero la sintesi di un attacco da favola in cui Romelu Lukaku e Lautaro Martinez erano i punti di forza dell’Inter di Antonio Conte, quella dello scudetto numero diciannove. Oggi c’è Marcus Thuram al posto di Lukaku, e i due inseparabili compagni di un tempo sono diventati “nemici“ (qualcosa in più del semplice essere rivali) molto distanti. Perché al “Toro“ e ai tifosi (di cui si ricordano le sonore contestazioni nei confronti dell’ex beniamino quando è tornato a San Siro) quel tradimento del belga nell’estate del 2023 proprio non è andato giù: la promessa di riprendersi l’Inter da una parte e il flirt con la Juventus dall’altra. Per poi trasferirsi alla Roma, senza Champions e senza troppe prospettive. Infatti dopo l’esperienza in maglia giallorossa Romelu è rimasto a spasso, aspettando la telefonata del “mentore“ Conte, che l’ha voluto fortemente al Napoli. E questa è un’altra storia, perché Lukaku è tornato a fare il Lukaku (9 reti, in casa del’Atalanta la più pesante), mentre Lautaro è un altro giocatore rispetto a quello che nella prima parte del campionato aveva faticato, latitato, “provato“ da una forma non smagliante, deluso dal piazzamento al Pallone d’Oro nel quale aveva creduto davvero. Confidava di attraversare il periodo più difficile della sua carriera, ma poi si è rialzato, prendendosi l’Inter sulle spalle a suon di gol (10) trascinandola in testa alla classifica.
Domani pomeriggio il belga e l’argentino saranno di nuovo uno di fronte all’altro da avversari in un match che profuma di scudetto. E’ la quarta volta in un anno e mezzo, forse la più importante dopo le sfide con la Roma della passata stagione e l’andata a San Siro con il Napoli. Che i due siano rimasti in buoni rapporti proprio non si può dire, anzi il capitano dell’Inter è stato “freddino“ quando si è ritrovato al cospetto dell’ex compagno di squadra. La sensazione di fastidio si leggeva nello sguardo, che nulla ha fatto per incrociare quello del compagno di reparto di un tempo. "Ci sono rimasto male, ho provato a chiamarlo in quei giorni di caos, non ha mai risposto, lo stesso ha fatto con altri miei compagni e dopo tanti anni insieme sono rimasto deluso", spiegò poi Lautaro Oggi la “LuLa” è solo un lontano ricordo anche se l’iconica esultanza e i numerosi gol e assist della coppia restano nella memoria. Li hanno dati per bolliti ed esausti: eppure questa corsa scudetto è anche una sfida tra loro due, gli ex amici geniali dell’Inter di Conte campione d’Italia.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su