SANDRO PUGLIESE
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Mannion-Olimpia, è la volta buona. Una scommessa azzurra in regia

Armani domani a Trento senza il nuovo play che proverà ad archiviare le difficoltà vissute tra Virtus e Baskonia

Mannion-Olimpia, è la volta buona. Una scommessa azzurra in regia

Nico Mannion è il miglior realizzatore della LBA con 26,3 punti di media a gara

La notte di Halloween è quella che riporta a Milano l’agognato successo in Eurolega, ma ancora di più le porta in dote Nico Mannion in cabina di regia per il prosieguo di questa stagione e per le prossime due. Il weekend di fuoco si concluderà domani sul campo di Trento, dove in palio ci sarà il primo posto in classifica con i biancorossi impegnati contro la capolista, imbattuta della Serie A.

La novità sul mercato, dunque, è quella dell’ormai ex playmaker di Varese, miglior realizzatore del campionato con 26.3 punti di media, ma atteso a Milano da un ruolo molto diverso. Da lui non dipenderà la sorte della squadra, ma dovrà essere bravo a spargere il suo talento nei momenti in cui ci sarà bisogno, quell’imprevedibilità che troppo spesso è mancata alla squadra in questi primi due mesi. È una scommessa, Milano prova a cambiare assetto (in campionato questo permetterà anche il riposo di Dimitrijevic o Bolmaro) e potrebbe prendere in futuro anche un’ala straniera in più per l’Eurolega, Mannion, invece, vuole cancellare le difficoltà patite negli anni passati alla Virtus Bologna e al Baskonia, quando non aveva dimostrato di poter tenere il passo della massima competizione europea (essere cambio di due “maghi“ come Teodosic e Hackett non è neanche il miglior modo possibile per trovare spazio).

Stanchi dalla recente “doppietta“ in Eurolega, sarà la quinta partita in undici giorni, ma vogliosi di dare un segnale vigoroso anche al campionato, i milanesi approcciano la gara di Trento (senza Mannion perché il termine utile per il tesseramento era l’altroieri) con decisione, in attesa di sapere se sarà quella del ritorno in panchina di Ettore Messina, ancora out anche nell’ultimo match con la Virtus a testimonianza di quanto l’indisposizione lo abbia provato. A farne le veci è stato Mario Fioretti, vittorioso in due occasioni su tre, assistente dei vari capi allenatori Olimpia sin dal 2003. Una lunga carriera da fido scudiero, sempre apprezzato da tutti, un vero valore aggiunto della società milanese. Lo stesso commenta il momento dell’Olimpia dopo la vittoria contro Bologna: "Credo che stringere i denti nel momento di difficoltà sia stato un segnale molto positivo. Con tanti giocatori nuovi e soprattutto alcuni di loro non abituati a questo livello ci manca continuità. Lavoriamo per aumentare i minuti buoni e ridurre quelli meno buoni. Siamo stati bravi a non disunirci, siamo rimasti nella gara, abbiamo superato il momento di difficoltà".

Un passo in avanti per i milanesi che guardano, anche con un po’ di invidia, quello Zalgiris capace di un’impresa storica al Forum (ma anche sotto di 27 punti al 27’ in quella gara) e che ora è in testa alla classifica di Eurolega.

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