FULVIO D’ERI
Sport

Mannion, voce da capitano: "Pronti per il campionato"

L’azzurro leader della Pallacanestro Varese che si prepara per la Serie A "Lavoriamo sulla chimica. Onorato per la fascia, reciterò il ruolo al meglio".

Nico Mannion, playmaker e capitano di Varese, in azione durante un allenamento

Nico Mannion, playmaker e capitano di Varese, in azione durante un allenamento

Nico Mannion è pronto a prendersi sulle spalle la Pallacanestro Varese e a diventare il simbolo di questa storica società. Già oggi è l’anima di Varese, il leader e il neo capitano della squadra del Ceo Luis Scola. E questo lo si è intuito nelle partite della Valtellina Summer Cup, tra Livigno e Sondrio, dove la Pallacanestro Varese ha perso malamente il primo match contro Trento, senza il suo play, e poi è stata sconfitta anche da Cremona, ma in volata, con un Mannion da 23 punti e che a sprazzi ha fatto vedere tutta la sua classe e la voglia di caricarsi sulle spalle la squadra. Da neo-capitano. "Essere il capitano della Pallacanestro Varese è sicuramente un grandissimo onore per me – dice -, basta scorrere l’elenco di chi ha messo la fascia qui nel passato per rendersi conto della grandezza del club. E farlo a 23 anni è una cosa bellissima. C’è anche tanta responsabilità ma io sono prontissimo per recitare al meglio questo ruolo".

La stagione comincerà tra poco meno di tre settimane, con Varese impegnata a Brescia in un match non facile. Nel periodo di preparazione la squadra ha lavorato per capire le idee del neo tecnico argentino Herman Mandole e iniziare a metterle in pratica. Nella seconda partita della Valtellina Summer League, quella di Sondrio vista anche da Scola (arrivato un po’ a sorpresa nel palazzetto dello sport valtellinese per star vicino ai ragazzi) la squadra è apparsa in crescita. "Abbiamo perso di 4 contro Cremona – continua Mannion -, noi scendiamo sempre in campo per vincere e quindi il risultato non è ovviamente quello che avremmo voluto. La cosa positiva è che abbiamo trovato un’altra energia nel secondo tempo, con più ritmo e più aggressività in difesa. Eravamo sotto di 11 e siamo arrivati sino al -2, questa è una cosa importante. A livello personale, dopo due giorni di stop, sono entrato in campo deciso e sono soddisfatto dei 23 punti messi a referto anche se devo ancora crescere molto. Ma di tempo ce n’è...". La squadra vista soprattutto nel secondo tempo contro un’ottima Vanoli Cremona è sembrata in crescita. "Siamo insieme solo da tre settimane, la chimica dobbiamo trovarla ancora e queste partite servono anche a quello - prosegue l’azzurro -. Abbiamo altre tre settimane di pre-season e cercheremo di farci trovare pronti per l’inizio del campionato. A Livigno abbiamo lavorato benissimo, al fresco e in ottime strutture, abbiamo passato delle belle giornate in una splendida location".

Su quali aspetti dovete ancora lavorare? "In generale su tutto, noi giochiamo in maniera piuttosto “libera“, devo e dobbiamo ancora conoscere le caratteristiche di ognuno perché questo è basilare. È essenziale sapere dove un compagno preferisce avere la palla, in determinate circostanze, quali schemi chiamare in base a chi c’è in campo, per poi sviluppare meglio il nostro gioco. Quello per me è uno step che devo fare bene. Poi c’è la difesa, ma qui è questione di allenamento. Anche con il supporto dei video, dobbiamo sicuramente migliorare e lavorare su certe situazioni. Dobbiamo sfruttare i prossimi allenamenti e le prossime amichevoli".

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