LUCA MARINONI
Sport

Maran rinsalda la panchina. Il Brescia torna a ruggire

Dopo quattro partite fruttate solo due punti riecco vittoria e zona playoff. Il tecnico: "Voci su di me? Mai ascoltate, con la Sampdoria prova di carattere".

Maran rinsalda la panchina. Il Brescia torna a ruggire

Rolando Maran (61 anni) è sulla panchina del Brescia da novembre dell’anno scorso

Tre punti al Ferraris e un’ottima prestazione: le Rondinelle sono tornate in zona playoff. Ma Maran, sorretto dalla sua esperienza, preferisce guardare avanti e mantenere i piedi per terra. Sabato, infatti, la formazione biancazzurra dovrà dare una riprova importante, al Rigamonti, contro il Cosenza: "Sì, sto già pensando alla prossima partita. Sarà tosta, bisognerà essere lucidi in ogni fase". Il successo di Genova, comunque, ha allontanato le voci che davano la sua panchina in bilico.

"Non ho mai pensato a quello che si diceva su di me – confida Maran – Un allenatore non deve seguire certe cose, sono contento per tutto l’ambiente. In casa della Sampdoria abbiamo avuto il coraggio di giocare di più la palla dopo l’intervallo. I ragazzi hanno tenuto il campo con grande applicazione e personalità, rimanendo sempre squadra. Mi ha fatto piacere il fatto che siamo andati in crescendo e questo ha tolto i dubbi sulla nostra condizione fisica". C’è un segreto particolare nella vittoria del Ferraris che il tecnico, peraltro ex Genoa, ha cercato di trasmettere ai suoi calciatori: "Ci siamo trovati in una cornice bellissima, con tanta gente e la spinta dei nostri tifosi. Ho chiesto ai giocatori di andare in campo per divertirsi. Ero certo che con questo spirito avremmo potuto portare qualcosa di più in campo e così è stato".

E ancora: "Ho a che fare con un gruppo molto responsabile. C’è grande attaccamento e viviamo tutti insieme il quotidiano con grande trasporto. In una partita si possono incontrare delle difficoltà e non possiamo pensare di mettere tutti sotto dall’inizio alla fine, ma questa squadra ha carattere e lo ha fatto vedere in un momento non facile". Premesse che ora dovranno essere indirizzate nel verso della continuità e, in questo senso, un aiuto potrebbe giungere dal rientro di qualcuno degli infortunati. Un auspicio che, al momento, potrebbe rivelarsi più vicino per Galazzi, mentre Bisoli ha solo ricominciato a correre e Moncini deve continuare a fare i conti con le bizze della pubalgia. Al di là di quelle che potranno essere le singole assenze, comunque, le Rondinelle hanno dimostrato proprio nell’occasione più difficile non solo le qualità giuste per farsi valere pure con un avversario più attrezzato, ma anche unione e compattezza in grande quantità. E tutti, come ha confermato senza giri di parole il match winner del Ferrari", Bjarnason (voglioso dal canto suo di ritagliarsi maggiore spazio), "sempre insieme dalla parte dell’allenatore".

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