Lo sfogo, i chiarimenti. E, ora, le decisioni. L’onda lunga di Milan-Stella Rossa resta attuale. Dalla “sparata“ pubblica di Paulo Fonseca nella pancia di San Siro ("lavoro al massimo tutti i giorni, non so se nella nostra squadra tutti possono dire lo stesso") al colloquio di giovedì del tecnico con Zlatan Ibrahimovic - che oggi era a Milanello - altre tappe si sono aggiunte. In primis, il confronto tra il portoghese e Theo Hernandez, da tempo sul banco degli imputati per un rendimento non all’altezza delle sue qualità.
Sarà lui, con ogni probabilità, il grande escluso, domenica contro il Genoa: ieri non è stato provato tra i titolari. Un segnale forte, un avviso ai naviganti. Tradotto: o si pedala, o si sta fuori. Era già successo con Leao, degradato a riserva per tre partite di fila in campionato. Ora tocca al francese, in panchina soltanto nella prima e nella terza giornata, per via di una condizione atletica non ottimale (causa Europei, era stato tra gli ultimi a riaggregarsi alla squadra dopo le vacanze estive). Ieri, peraltro, Maignan è intervenuto in sua difesa, via social: "Conosco i sacrifici", la frase a corredare due foto del portiere insieme al connazionale e a Calabria. Anche quest’ultimo, infatti, è sullo stesso banco degli imputati (come Tomori, ammonito dalla panchina e squalificato con il Girona).
Il capitano rossonero, al momento della sostituzione, è stato fischiato da buona parte di San Siro (tutt’altro che la prima volta) ed è uscito a testa bassa, senza rispondere al tentativo di saluto dell’allenatore. Il giocatore, ieri, ha deciso di fare il punto pubblicamente: "Così come in passato, negli ultimi giorni sono circolate molte informazioni errate sul mio conto e sulla nostra squadra. Il nostro focus rimane sul campo, dove ogni giorno lavoriamo con la massima professionalità per migliorarci. Non permetterò a nessuno di intaccare il mio amore e il mio impegno verso la mia squadra del cuore". Intanto Fonseca si ritrova a fronteggiare anche diversi infortuni: domani non ci saranno Pulisic (lesione di basso grado al polpaccio), Morata (trauma elongativo in regione adduttoria) e Loftus-Cheek (lesione del bicipite femorale), oltre ai lungodegenti Jovic, Bennacer e Florenzi. In dubbio anche Okafor, assente in Champions per lombosciatalgia.
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