LUCA MIGNANI
Sport

Milan: incertezze su Maignan e Hernandez tra rinnovi e mercato

Il Milan affronta incertezze sui rinnovi di Maignan e Hernandez, con possibili partenze verso la Premier League.

Mike Maignan e Theo Hernandez: entrambi hanno il contratto in scadenza nel 2026 ma per ora il rinnovo sembra lontano

Mike Maignan e Theo Hernandez: entrambi hanno il contratto in scadenza nel 2026 ma per ora il rinnovo sembra lontano

L’incertezza è tra le poche certezze del Milan di oggi. Dalla scrivania al campo, passando per i numeri: -7 punti da un biglietto almeno per la Conference, seppur con l’ipotesi Coppa Italia che offrirebbe, oltre al secondo titolo stagionale, l’accesso per l’Europa League. La classifica dice nono posto: i rossoneri hanno ottenuto un piazzamento peggiore, a fine campionato, solo tre volte negli ultimi vent’anni. Tant’è: momentaccio che si protrae. E in questi incerti casi, tradizionalmente ci si aggrappa alle certezze, o presunte tali, come il capitano e il suo vice: Mike Maignan e Theo Hernandez. In comune, i due francesi, hanno anche i contratti in scadenza a giugno 2026. Dunque, altre incertezze, seppur con i debiti distinguo. Per il portiere un’intesa verbale sembra esserci già da tempo, per prolungare fino al 2029 e ritoccare con decisione l’ingaggio portandolo a 5 milioni. L’annuncio, però, non arriva. Frenata, di fatto, anche se il rendimento del 29enne ultimamente è tornato a livelli da “Magic Mike“ e avvicina l’ok finale. "Io mi trovo bene al Milan, do tutto per questa maglia ogni giorno. Poi, in questo momento, dico la verità, non so se... Anzi, lo so. Ma non voglio parlare adesso del mio contratto", le recenti parole del nazionale francese. Di mezzo, per il futuro, potrebbe esserci l’Europa. O le sterline. Sullo sfondo la "solita" Premier, con Chelsea e Aston Villa che avrebbero chiesto informazioni. Senza coppe, il richiamo potrebbe essere più forte.

Per Theo Hernandez, invece, fiocco rosa proprio ieri con la nascita della sorellina di Theo Junior. A livello di rendimento e contratto, però, il caso è aperto da mesi. Già dall’estate scorsa, da quel freddo "rinnovo? Vedremo più avanti", pronunciato dal terzino allora concentrato sugli Europei. In ottobre era intervenuto pubblicamente il suo agente, Manuel Garcia Quilòn: "Col club non parliamo da maggio-giugno. Mi avevano chiesto se il giocatore si trovasse bene e avesse intenzione di rimanere. Avevo risposto di sì". Smentita anche la richiesta di voler raddoppiare gli attuali 4 milioni e rotti di stipendio. Quilòn era stato poi intercettato a dicembre a Casa Milan e aveva confermato la volontà di permanenza. I troppi flop del giocatore, però, non hanno spinto la società in questa direzione. Anzi, il 27enne è in uscita da tempo. "Non possiamo permetterci di perdere giocatori a zero", Moncada dixit. Ma l’estate è vicina: senza un prolungamento anche solo per ampliare i margini di manovra sul mercato, andrà ceduto al miglior offerente. A maggior ragione senza coppe. L’anno scorso il Bayern Monaco, su tutte, sembrava essersi avvicinato. Allora, si poteva azzardare una valutazione tale da sfiorare addirittura la tripla cifra. Tra qualche mese sarà tutta un’altra storia. E con tutt’altri numeri.

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