Sul futuro del Monza a stelle e strisce arrivano conferme e dettagli, in una sosta utile anche per gettare le basi di un futuro che potrebbe proseguire nel solco della continuità e della crescita. Carlo Gabelli, il manager italoamericano dall’asset per 31 miliardi con un patrimonio personale da 2, dal suo ufficio statunitense nel Connecticut aggiunge ottimismo sull’affare e permette agli osservatori esterni di tracciare un quadro più chiaro della vicenda. Intanto la figura che sarebbe di riferimento: quella di Alec Boccanfuso, alla Gamco di Gabelli dal 2018 come analista con particolare attenzione allo sport e all’intrattenimento, laureato con lode alla New York University e un master alla Columbia Business School. Boccanfuso, da tempo attento e operativo in Europa, con particolare attenzione all’Italia - anche la Juventus tra i club presi in analisi - ha individuato nel Monza dei Berlusconi un’opportunità di investimento dettata da più fattori: tra questi c’è la vicinanza con Milano, capitale economica del nostro paese, la sfumatura internazionale che la Formula Uno dà al fiore all’occhiello della Brianza, così come la possibilità di lavorare fianco a fianco di Adriano Galliani.
E qui sorge uno degli interrogativi che più interessa alla piazza: che ne sarà dell’amministratore delegato ultra vincente e così legato alla squadra della sua città? Fininvest - che stando a indiscrezioni valuterebbe 100 milioni il pacchetto completo - fino all’ultima dichiarazione ha utilizzato il termine "partner", che escluderebbe la piena uscita del Biscione dagli affari biancorossi. Nei dialoghi già in corso tra Boccanfuso e i manager di via Paleocapa, quindi, la figura del dirigente resta centrale rispetto a tutti i progetti futuri del Monza. Chi meglio di lui, per Gamco Investors, per il primo vero investimento nello sport dopo gli approcci più timidi con l’acquisizione - tra le altre - di quote del Manchester United, dei New York Knicks, franchigia NBA, e dei New York Yankees, marchio storico del baseball?
Prima il tycoon Evangelos Marinakis, proprietario dell’Olympiakos e del Nottingham Forest, quindi l’Orienta Capital di Augusto Balestra, che si era visto al fianco di Galliani in tribuna più volte, trattativa per il 70% del club poi saltata, quindi la Gamco di Carlo Gabelli, amico del presidente viola Rocco Commisso che attende sviluppi circa i dialoghi continui affidati ai suoi più stretti collaboratori. La due diligence è in corso, stavolta la sensazione è che davvero il Monza possa aggiungere basi solide per un futuro ancora più ambizioso.
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