MICHAEL CUOMO
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Monza, il futuro è già cominciato Galliani avanti nel nome di Silvio

Dal campo alla società, come cambia il club: Izzo resta con Palladino, quante richieste per Carlos Augusto

Monza, il futuro è già cominciato  Galliani avanti nel nome di Silvio

Monza, il futuro è già cominciato Galliani avanti nel nome di Silvio

di Michael Cuomo

"Non manca un difensore, un centrocampista o un attaccante. Manca uno solo: Silvio Berlusconi". Quando la routine di Adriano Galliani trova voce, quest’ultima si fa subito vibrante e piena di lacrime da impegnarsi per non sprigionarle. E così è scivolato via anche il weekend di Rimini, che ha di fatto aperto ufficialmente i battenti del mercato. Tra calcio e futuro societario, i cambiamenti potrebbero non limitarsi alla routine.

Necessario, però, fare ordine e andare con ordine. Primo punto, il Monza: cronache finanziarie riportano alla stretta attualità le voci di un cessione, tra il greco Marinakis e fondi statunitensi. A Monzello, però, la voce è solo una, quella dell’amministratore delegato: "Finché mi sarà data possibilità, farò di tutto per il Monza". Anche in caso di impegni politici sempre più probabili, sulla scia di Lotito alla Lazio o anche dello stesso Galliani fino a qualche mese fa. Secondo punto, il campo. Partendo dalla porta, dove il primo nodo da sciogliere sarà quello di Alessio Cragno, già a gennaio vicino alla partenza poi non concretizzatasi. Empoli e Lecce sondano il terreno per sostituire Vicario e Falcone, ma il prezzo - 4 milioni - può rappresentare un ostacolo difficile da affrontare per squadre di medio-bassa classifica.

Porte girevoli anche in difesa, tra conferme e volti nuovi: Izzo è il nome per cui si è dovuto trattare la permanenza con il Torino di Cairo. Trattativa non facile, non essendoci alcuna opzione legata al suo prestito e vista la grande stagione del centrale difensivo, ma decisiva è stata la volontà delle parti in causa. Ci sarà Izzo, quindi, con Giorgio Cittadini - in arrivo in prestito dall’Atalanta, che manterrà il controllo sul cartellino - e Andrea Carboni, di rientro da 6 mesi ben fatti a Venezia e che vorrà giocarsi le sue chance in Brianza. Qui rimarrà anche Caldirola (fresco di rinnovo): lasciano Marlon, Ranocchia e Donati.

A centrocampo i cambi più significativi: intanto perché lasciano Rovella e Sensi, due da cui il Monza è partito con Raffaele Palladino. Si attende la risposta di Gagliardini, che ieri ha salutato l’Inter e che nei giorni precedenti aveva avuto un incontro con Galliani e il suo agente Beppe Riso. La scelta spetterà a lui e la risposta è attesa a breve. Inter, dal canto suo, che studia quale contropartita potrebbe fare il caso del Monza qualora si tentasse l’affondo su Carlos Augusto, gioiello tra i più ricercati sul mercato: Fabbian, reduce da un’ottima stagione in B alla Reggina, è uno di questi, ma il Monza non fa sconti complice la percentuale sulla rivendita che spetta al Corinthians. L’addio di Gytkjaer, quindi, è la chiara dimostrazione di quanto in Brianza si sia all’inizio di una nuova era. L’uscita del Vichingo, arrivato alla scadenza del contratto dopo il gol contro la Juventus, è una nota di romanticismo che se ne va e porta con sé ricordi che resteranno indelebili.

Frammenti di storia che permettevano, un anno fa, da Villa Boffalora, al Monza matricola e sorpresa di dare vita al primo ballo in massima serie. Tra una settimana, da Ponte di Legno, partirà la stagione di un Monza che vuole - e deve - confermarsi e certificare il suo essere certezza del nostro campionato. Dovrà farlo nel nome di Silvio, con l’interminabile voglia del suo braccio destro Galliani, con le idee di calcio di Palladino, che - sempre con telefono connesso - vive solo da pochi giorni il suo periodo di vacanza dopo aver terminato il corso di allenatore a Coverciano. Ha studiato dai migliori, per rendere migliore anche il suo Monza. Che indipendentemente da chi verrà e chi andrà via, ha una certezza al momento incedibile: di essere in buone mani.

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