MICHAEL CUOMO
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Monza, occasione persa. Izzo illude i biancorossi. Il Parma impatta nel finale

Sprecato il primo test per la possibile rimonta nonostante il guizzo del difensore. La rete di Bonny lascia ancora i brianzoli a dieci punti dal quartultimo posto.

La gioia di Salvatore Izzo dopo la rete realizzata nel secondo tempo che ha dato il momentaneo vantaggio al Monza

La gioia di Salvatore Izzo dopo la rete realizzata nel secondo tempo che ha dato il momentaneo vantaggio al Monza

di Michael CuomoMONZANon è bastata neanche la scaramanzia, nemmeno quella. Quando Izzo, proprio lui, il condottiero della squadra, quello con la fascia al braccio, quello più acclamato dallo stadio, scaraventava in rete il vantaggio, Adriano Galliani salutava Massimiliano Allegri in tribuna lasciando il posto vuoto. Era tradizione di quando le cose andavano bene e meno bene, ed è tornata a esserlo ieri pomeriggio quando al Monza bastava mezz’ora di gestione per portare a casa i 3 punti. Quelli fondamentali, l’ultima chance, come aveva detto e ribadito Alessandro Nesta nell’ultima settimana. Invece no: a spezzare i sogni salvezza del Monza ci ha pensato Bonny, saltando i difensori come birilli e disegnando un arcobaleno all’incrocio più lontano di quelli che colorano il pomeriggio del Parma e facendo scendere i nuvoloni sulla Brianza. A separare il parziale dal novantesimo ci sono solo 6 minuti, difficile a quel punto che possa spuntare un raggio di sole.

Le scelte di Nesta arrivano dal sogno sfiorato sabato scorso a San Siro: l’undici è lo stesso che aveva affrontato l’Inter una settimana fa, lo spartito è diverso perché il peso della partita cambia, così come gli obiettivi di chi sta di fronte. Davanti c’è la coppia-fantasia, quella con Keita Balde e Dany Mota insieme. A destra c’è Birindelli, e questo significa che ad arretrare a “braccetto“ è ancora Pedro Pereira, che aveva tutt’altro che sfigurato al Meazza. Esattamente come contro gli uomini di Inzaghi, entra Lekovic e lì dietro Nesta paga punti. Il Monza corre in fascia creando qualche brivido, Almqvist si gira in area dall’altra parte e fa scorrere un brivido lungo la schiena dei biancorossi. La gamba non manca, le occasioni invece sì, ma la partita è controllata dal Monza che arriva alla ripresa per premere sull’acceleratore. Due volte Keita e Izzo cadono in area: Manganiello è sull’azione e non fischia. Giusto così. Nell’area opposta il difensore si ritrova il pallone tra i piedi e fa 1-0, tra un rimbalzo e la traiettoria che passa tra le maglie avversarie. Nulla può Suzuki, così come nulla può Turati dall’altra parte nel vedere la palla gonfiare la rete per la gioia dei ducali.

Sembrava fatta, almeno stavolta, per poter dare un segnale e ridurre qualche distanza tenendo vivo un sogno salvezza che ora, invece, è costretto ad attendere soltanto l’aritmetica. A Nesta il rammarico di sempre: di essere a un tanto così per poi doversi arrendere. Una volta per qualche decisione arbitrale, quindi per qualche episodio sfortunato, adesso perché dalla panchina non arriva il supporto sperato. Simboli, tutti, di una stagione dal destino ormai segnato.

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