
Il Monza perde contro il Napoli e si avvicina alla retrocessione. Galliani in silenzio stampa, si valutano nuovi allenatori.
La sconfitta di sabato contro il Napoli è lo specchio di queste ultime settimane del Monza. I brianzoli, nonostante la certezza quasi assoluta di retrocedere, sono stati ancora una volta protagonisti di una buona prestazione soprattutto nella prima frazione di gioco. La squadra di Nesta ha tenuto testa a lungo alla capolista, cedendo solo a metà ripresa dopo il gol azzurro di McTominay. Grinta e impegno non sono mancati, ma intanto è arrivato il quarto ko consecutivo, il ventiduesimo in stagione. Troppi per una squadra che vuole salvarsi. E pensare che "se avessimo avuto questa concentrazione e cattiveria agonistica negli scontri diretti per la salvezza la classifica sarebbe stata diversa", lo sconforto di Nesta. Ma ormai il presente è compromesso e in casa Monza è necessario programmare con attenzione il futuro, nonostante la consapevolezza di dover ripartire con ogni probabilità dalla Serie B. Nesta di sicuro non sarà più panchina l’anno prossimo e la scorsa settimana sono stati fatti tanti nomi per il sostituto. Da Andrea Pirlo, considerato uno dei profili più caldi, al ritorno di Marco Zaffaroni (già allenatore dei brianzoli tra il 2016 e il 2018). Oltre a loro si vagliano le ipotesi Alberto Gilardino (sogno quasi impossibile), Ignazio Abate e Alberto Aquilani: questi ultimi tre come Pirlo, Nesta e altri precedenti allenatori del Monza sono tutti ex giocatori del Milan. Un fattore evidentemente molto importante per l’ad monzese (ed ex ad rossonero), Adriano Galliani, a cui in linea teorica spetta la nomina del nuovo tecnico.
Ma il Condor è in silenzio stampa da settimane e i tifosi sembrano averlo scaricato. "Onnipresente coi soldi di Berlusconi, Don Abbondio senza i milioni": questo lo striscione apparso sabato nella curva brianzola. Il futuro di Galliani dipenderà anche dall’eventuale cambio di proprietà. Fininvest, infatti, va verso la prima retrocessione da quando è nel calcio e la voglia di cedere aumenta giorno dopo giorno. Tuttavia per ora non si vedono acquirenti concreti. L’unica pista è quella che porta, ancora, a Gamco, il fondo dell’italo-americano Mario Gabelli. La trattativa, messa in stand-by a inizio 2025, potrebbe essersi riaperta, ma attualmente non si registrano passi in avanti. Il Monza deve dunque fare prima chiarezza sulla cima della sua piramide. Solo dopo potrà pensare ad allenatore e giocatori.
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