MICHAEL CUOMO
Sport

Monza, scatto d’orgoglio. "Ci considerano spacciati ma a San Siro non si sa mai. Se la capolista si distrae...»

Il tecnico biancorosso avverte i suoi: "Si può retrocedere, ma non senza giocare"

Patrick Ciurria ko per una gomitata in allenamento: naso rotto e rientro fra otto giorni

Patrick Ciurria ko per una gomitata in allenamento: naso rotto e rientro fra otto giorni

"Ci danno tutti per sconfitti, che bello (anche se in realtà ha usato un termine più colorito, ndr) sarebbe ribaltare il pronostico". Alessandro Nesta crede nei sogni: molti li ha realizzati da calciatore, quando è riuscito ad alzare tutti i trofei che poteva conquistare fino a ritagliarsi un posto nell’élite del calcio, per sempre. Adesso la missione è addirittura più difficile, in questa stagione disgraziata del suo Monza: fare punti a San Siro, quel "posto bellissimo" che è stato anche casa sua e dal quale uscire con un sorriso questa sera sarà molto difficile. Servirà un’impresa, se non un miracolo. Intanto le premesse, come purtroppo per lui spesso gli è accaduto quest’anno, non sono delle migliori: a fermarsi in settimana è stato Patrick Ciurria, per una gomitata fortuita in allenamento con conseguente rottura del setto nasale per cui si è reso necessario l’intervento chirurgico. Non ci sarà stasera a Milano, ma rientrerà dalla prossima contro il Parma con l’ausilio di una mascherina. Di contro il recupero di Caprari, da vedere se dall’inizio o a partita in corso. Nesta sa, perché lo ha vissuto dall’altra parte nei suoi tempi migliori, che quando il calendario ti mette di fronte a sfide importanti e ravvicinate il rischio che si lasci qualcosa strada facendo c’è eccome. "Il Monza ha già vinto a Milano nel 1958 e due anni fa, ma non dobbiamo guardare al passato, io prima di ogni gara penso sempre di poter vincere, di fare risultato".

La speranza del Monza è di andare a raccogliere quel che eventualmente potrebbe concedere l’Inter, reduce dal doppio impegno di Napoli e Champions e con all’orizzonte il ritorno contro il Feyenoord e il big match contro l’Atalanta. Intanto, però, "servirà un po’ di leggerezza, senza pensare alla classifica, senza chiudersi al limite della nostra area e provando a sfruttare quel che ci verrà permesso". Ma come si lavora in questa situazione? "Battendo il tasto dell’orgoglio – rivela l’allenatore –. Si può retrocedere, ma non senza giocare, anche perché la carriera di ognuno va avanti e quando si va a discutere uno stipendio conta quel che si è fatto". Finora non è bastato, ma dall’Olimpico alla sfida casalinga contro il Torino un passo avanti nell’atteggiamento si era già visto.

Nell’undici si farà affidamento sulla voglia degli ex: di D’Ambrosio, di essere protagonista in un ambiente che gli è rimasto nel cuore, e di Palacios che dovrà avere tutte le buone intenzioni di mettersi in mostra positivamente di fronte all’allenatore e ai compagni che ritroverà tra qualche mese nella preparazione della prossima stagione nerazzurra. Fino a Keita Balde, che è passato da Appiano senza lasciare chissà quale traccia, che del Monza è senza dubbio l’elemento qualitativamente superiore. Quello da cui ti aspetti la giocata che può decidere una serata, che può costruire un’impresa, che può fare il miracolo, e ancora dare speranza a una stagione che sembra non aver più nulla da dire.

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