Melbourne (Australia) - Lo storico rivale non gliela manda certo a dire: "Con il vaccino, qui puoi giocare. Ognuno è libero di scegliere, ma ci sono conseguenze". Rafa Nadal non si nasconde davanti al caso che coinvolge Novak Djokovic. Il serbo, no vax, rischia di essere espulso dall'Australia: il suo visto è stato annullato e la sua esenzione dal vaccino non gli consentirebbe di giocare gli Australian Open.
"E' normale che la gente qui in Australia si arrabbi per la vicenda, hanno sofferto molto per lockdown durissimi... Molti non sono tornati a casa... Per me una cosa è chiara: se sei vaccinato, puoi giocare agli Australian Open e in ogni altro posto. Il mondo ha sofferto abbastanza per non seguire le regole", dice Nadal. "Io credo a quello che dicono le persone competenti in ambito scientifico. Se dicono che dobbiamo vaccinarci, dobbiamo vaccinarci. Io la penso così".
"Io ho avuto il covid, ho fatto 2 dosi di vaccino. Se ti comporti così, non hai nessun problema quando devi giocare qui: è l'unica cosa chiara", ribadisce prima di rispondere ad una domanda specifica sul caso Djokovic: "Se non vuoi vaccinarti, vai incontro a problemi. Tante persone sono morte in due anni e per me il vaccino è l'unico modo per fermare la pandemia. Se" Djokovic "avesse voluto, avrebbe giocato qui in Australia senza problemi. Ha fatto le sue scelte, ognuno è libero di decidere".
Nadal insiste: "Ma ci sono conseguenze. Non mi piace ovviamente come stanno andando le cose, mi dispiace per lui. Ma, allo stesso tempo, sapeva da tanti mesi quali sarebbero state le condizioni". Nel frattempo il serbo ha ottenuto una seppur minima prima vittoria. Potrà infatti rimanere a Melbourne fino a lunedì 10 gennaio. Il tennista serbo no vax, che punta a partecipare all’Australian Open grazie a un’esenzione dal vaccino, lo ha saputo dopo l’udienza online a cui hanno partecipato i suoi avvocati. Il provvedimento di espulsione non verrà attuato prima di lunedì.
Nel frattempo, i legali di Djokovic sperano di risolvere il caso per consentire al 34enne di Belgrado di partecipare al torneo, che si apre il 17 gennaio. Djokovic nel frattempo è confinato al Park Hotel di Carlton, come spiega il quotidiano The Age. Il governo non si è opposto all’ingiunzione che garantisce la permanenza del tennista in Australia fino a lunedì, quando è in programma la nuova udienza, in cui il giudice Anthony Kelly è pronto ad accogliere anche eventuali elementi forniti da Djokovic.