FULVIO D’ERI
Sport

Negroni, argento da sogno. Il finanziere di Clusone è secondo nella 10km

Impresa del 19enne azzurro ai Mondiali juniores di Schilpario: "Emozione unica". Ai piedi del podio la venostana Marit Folie, medaglia sfuggita per quattro secondi.

Da sinistra, l’atleta delle Fiamme Gialle Davide Negroni, Lars Heggen (vincitore in 23’16″8) e Jakob Elias Moch (terzo sul podio)

Da sinistra, l’atleta delle Fiamme Gialle Davide Negroni, Lars Heggen (vincitore in 23’16″8) e Jakob Elias Moch (terzo sul podio)

Davide Negroni profeta in patria. In una giornata grigia, a portare il sole in Val di Scalve ci ha pensato il diciannovenne di Clusone che, al termine di una grande gara, è riuscito a conquistare la seconda posizione e a mettersi al collo l’argento nella prova individuale dei 10 chilometri a tecnica libera dei Mondiali Junior. Sul tracciato da 3,3 km si sono affrontati in tre tornate i giovani della categoria Junior. Il bergamasco ha chiuso la sua prova in 23’43.5, crono che gli è valso il titolo di vice-campione del mondo in quella che è una delle sue distanze predilette.

"Che gara e che atmosfera, a un certo punto sul salitone c’era talmente tanto tifo che non sentivo nemmeno il mio respiro! È stato bellissimo, sono davvero emozionato", le parole di Negroni (FFGG) in zona mista. Davanti a lui solo il vichingo Lars Heggen che, dopo l’argento nella Sprint e l’oro nella 20 km TC, centra un’altra pesantissima medaglia diventando il dominatore della rassegna. Terza piazza per il tedesco Jakob Elias Moch che, classe 2006, è il più giovane della compagnia, rispetto agli altri due che sono classe 2005. Da segnalare un’altra solida prestazione da parte del Team Italia con Gabriele Matli, secondo nella 20 km, e Federico Pozzi a chiudere rispettivamente in 5^ e 6^ piazza. Sotto un insolito cielo velato si sono sfidate anche le atlete della categoria Junior: Milla Andreassen (NOR) in modalità diesel ha conquistato la sua seconda medaglia d’oro iridata. La norvegese è partita al rallenty, usando il primo giro per riscaldarsi, poi fatto la differenza con un passo gara di alto livello che le ha permesso di battere la concorrenza delle rivali. L’argento e il bronzo vanno ad Anna Endress (Ger) e alla solida Alison Mackie (Can) che ha preceduto l’italiana Marit Folie, giunta con un ritardo di poco più di 4 secondi dalla terza della classe.

La venostana, dopo la caduta nella 20 km in classico che aveva rovinato i suoi piani, ha messo in mostra tutta la sua potenza e determinazione togliendosi lo sfizio di una gara in rimonta. "Stavolta sono riuscita a fare quello che volevo e sono contentissima – confessa –. Sono partita che avevo dolore alle gambe e non trovavo il mio ritmo, però durante il 2° e il 3° giro stavo meglio e sono andata a tutta, sono davvero felice di questo risultato". L’Italia centra una doppia top ten, con la 7 piazza di Beatrice Laurent. Più attardate Marie Schwitzer, 26 e vittima di una caduta a metà gara, e Romina Bachmann, 52^.

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