L’euforia per un successo che mancava da troppo tempo, ma anche il mercato aperto e le sue voci. Poi l’infermeria che continua a pesare con il suo affollamento, quindi il Bologna, a casa sua: una squadra di Champions che in settimana ha fatto la voce grossa anche a San Siro, in faccia all’Inter.
L’avventura di Bocchetti a Monza è così dal principio: tante cose insieme e subito, poco tempo e un’altalena di emozioni, fino alle responsabilità pesanti e pressanti che riguardano il campo, che quasi si perdono tra tutto quel che si dice fuori. Le ultime voci - oltre a quelle incessanti su Bondo - parlano di Djuric in uscita dopo appena un anno di permanenza in Brianza. Di contro l’interesse per i milanisti Ballo-Tourè (terzino), Origi (attaccante) e Okafor (jolly offensivo), oltre all’arrivo dalla Stella Rossa di Lekovic, difensore classe 2004. Ma si gioca, senza Pablo Marì e con un undici da ridisegnare per l’ennesima volta alla lavagna come fosse un puzzle. "Abbiamo vinto una partita ma non siamo diventati tutti fenomeni. Serve grande mentalità, sacrificio e motivazione, consapevoli della classifica che abbiamo", la carica dell’allenatore. Al Dall’Ara si rivedrà D’Ambrosio, complice l’emergenza in difesa. Rientra anche Kyriakopoulos: questa sì, è una buona notizia.
Probabile formazione (4-4-2): Turati; D’Ambrosio, Izzo, Carboni, Kyriakopoulos; Akpa Akpro, Bianco, Bondo, Ciurria; Caprari, Maldini. All. Bocchetti.
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