
L’Atalanta ritrova domenica la Juve di Koopmeiners tornato al gol col Verona. De Roon o Pasalic candidati a marcare l’ex compagno nella sfida di vertice.
Domenica sera l’Atalanta ha un doppio ostacolo da affrontare: una Juventus che sta rientrando in corsa, dopo una striscia aperta di cinque successivi consecutivi, e la voglia di rivincita da ex di Teun Koopmeiners. Tornato protagonista lunedì contro il Verona, nell’assalto finale bianconero culminato con la rete di Thuram. Il 27enne centrocampista olandese finora ha deluso a Torino: appena tre gol e tre assist in 35 presenze complessive, zero gol e zero assist in Champions. Cifre negative, come l’impatto offensivo dell’orange: praticamente mai protagonista. Un anno fa in questi giorni Koopmeiners incantava allo Stadium bianconero con una sontuosa doppietta nel 2-2 tra la Signora e la Dea. Erano i giorni della sua intervista sibillina al quotidiano olandese De Telegraaf, in cui annunciava la sua intenzione di lasciare Bergamo al termine della stagione, indicando proprio nella Juve la squadra dove avrebbe voluto trasferirsi. Poi il trionfo nerazzurro in Europa League, la delusione a giugno degli Europei saltati all’ultimo per un infortunio muscolare nel test conclusivo contro l’Islanda, quindi a luglio l’inizio della preparazione estiva con l’Atalanta e le amichevoli giocate in Val Seriana e poi in giro per l’Europa. Sembrava destinato a restare a Bergamo, Koop, fino al 7 agosto, quando a sorpresa decide di non allenarsi, esibendo una serie di certificati medici per stress, nella settimana che portava alla finale di Supercoppa Europea contro il Real Madrid.
Un braccio di ferro durato tutto agosto, restando fuori dal gruppo, per costringere i Percassi a cederlo alla Juve. Cessione complicata, perché l’Atalanta ha tenuto duro fino all’ultimo giorno di mercato e non ha fatto sconti, prima di accordarsi per 55 milioni più bonus per lasciarlo andare. Doveva essere l’uomo in più della nuova Juventus di Motta, è stato un flop, finora. Lontano da Bergamo, e dal lavoro quotidiano con Gasperini, in pochi in questi anni sono riusciti a fare bene, se non a sprazzi e la differenza per Koopmeiners finora è siderale nei numeri: lo scorso anno 15 gol in maglia nerazzurra, l’anno precedente erano stati 10. Adesso è a 3. E il suo sinistro da fuori, la sua velocità di esecuzione, la sua verticalità e il suo atletismo sembrano essersi smarriti lungo la A4. Domenica sera l’olandese incrocerà per la seconda volta in due mesi la Dea.
A gennaio a Bergamo il numero 8 juventino, accolto da una colonna sonora costante di fischi, ha giocato una partita discreta. Stavolta non avrà un pubblico ostile a fischiarlo e nemmeno l’ovvia emozione che lo ha condizionato nella sua prima da ex a Bergamo: se dovesse partire titolare a marcarlo sarà il connazionale De Roon oppure Pasalic. Ex compagni di allenamento che conoscono a memoria ogni suo movimento e lo tratteranno da ‘sorvegliato speciale’. Intanto Gasperini conta di ritrovare Isak Hien, anche se ieri il centrale difensivo svedese, fermo da tre settimane per un risentimento all’adduttore, ha svolto ancora lavoro individuale. Se lo scandinavo recupera toccherà a lui la marcatura di Kolo Muani o Vlahovic. E sarà una serata speciale anche per Lookman, che voci di mercato danno nel mirino della Signora.
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