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Presentato il tecnico del Monza. Bocchetti: "Squadra triste però unita, 21 finali per salvarci»

Non è tempo di brindisi e abbuffate. Santo Stefano è la nuova era che comincia, quella di Salvatore Bocchetti (nella...

Non è tempo di brindisi e abbuffate. Santo Stefano è la nuova era che comincia, quella di Salvatore Bocchetti (nella...

Non è tempo di brindisi e abbuffate. Santo Stefano è la nuova era che comincia, quella di Salvatore Bocchetti (nella...

Non è tempo di brindisi e abbuffate. Santo Stefano è la nuova era che comincia, quella di Salvatore Bocchetti (nella foto), l’uomo chiamato alla corte di Adriano Galliani per salvare la creatura biancorossa. Fa gli onori di casa Mauro Bianchessi, il braccio destro più fidato del “Condor“, uomo di antichi valori calcistici, di quelli che vive il campo ancora come un’ossessione. Non gli sentirete pronunciare parole come business, sostenibilità, player trading. Ma non vuol dire non essere al passo coi tempi, anzi. Vuol dire parlare chiaro: ancora oggi è quello che più piace alla gente, specie se soffre per i risultati o una posizione in classifica. "È inaccettabile che questa squadra sia all’ultimo posto – dice il direttore sportivo –. Quindi, caro Salvatore (rivolgendosi al nuovo allenatore al suo fianco, ndr), bisogna fare punti, subito, a Parma e contro il Cagliari: non possiamo “girare“ a fine andata a 10 lunghezze. L’obiettivo è difficile, non un’impresa: qui nessuno vuole andare in B, dobbiamo salvarci". Le sue parole vanno dritte a tutti i punti: spiega che la presenza di Gasperini nel passato del tecnico è stata una chiave della scelta, racconta della chiamata in piena notte di Galliani, che lo convocava a casa sua per il mattino seguente a discutere della panchina, ribadisce che nessun altro è stato contattato prima di Bocchetti, emerso dai normali sondaggi di quando sei in balìa di un cambio in panchina. Il nuovo tecnico, amico di Palladino con cui ha parlato al telefono e al lavoro da martedì, quando si è presentato al centro sportivo di buon mattino prima della riunione con la squadra e la prima seduta, parla così: "Ho trovato una squadra triste, ma anche gli occhi giusti. Saranno 21 finali da giocare con il coltello tra i denti". Era spettatore al Bentegodi dell’unica vittoria monzese in campionato (3-0 al Verona), ora a lui il compito di far tornare a esultare la Brianza.Michael Cuomo

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