ENRICO LEVRINI
Sport

Qui Como: Suwarso avverte. "I soldi ci sono e non vendiamo. Nico Paz...»

"Non abbiamo alcuna intenzione di vendere nessuno dei nostri giocatori, almeno nel prossimo futuro. Forse tra tre-quattro anni, perché...

"Non abbiamo alcuna intenzione di vendere nessuno dei nostri giocatori, almeno nel prossimo futuro. Forse tra tre-quattro anni, perché sarebbe ingenuo non dire che i ricavi dalle cessioni dei giocatori fanno parte del business. Ma adesso la società non è a corto di soldi, siamo ben supportati". Parola (e promessa) di Mirwan Suwarso, presidente del Como, che in un’intervista al portale Calcioefinanza ha parlato anche delle strategie di mercato del club, dopo gli investimenti milionari nel mese di gennaio. "Abbiamo fatto anche un’offerta per uno dei giocatori più importanti di questa lega ma il club non voleva venderlo, e abbiamo fatto un’offerta per un calciatore pure lui importante che il club aveva accettato di venderci, ma il giocatore non voleva venire (dovrebbe trattarsi del milanista Theo Hernandez, ndr). Non abbiamo paura di fare offerte per i giocatori più importanti, ma dobbiamo assicurarci che si adatti al budget. Se lasciassimo che il nostro “ego“ guidasse le nostre decisioni, probabilmente faremmo un’offerta per ogni giocatore del mondo, ma non lavoriamo così. Siamo governati dalla nostra forza e ciò significa che i nostri proprietari non ci supporteranno nel darci soldi mentre non stiamo generando entrate costantemente. Dobbiamo iniziare a guadagnare da soli costruendo il business".

Perciò si continuerà a puntare sui giovani: "L’obiettivo è farli crescere, ovviamente. Cerchiamo di prendere giovani talentuosi che possano giocare un calcio attraente e che possano aiutare Cesc. La gente dimentica che siamo appena stati promossi e si aspetta che giochiamo davvero bene contro tutte le grandi squadre, ma noi siamo solo all’inizio e vogliamo che le persone si divertano. Se facciamo tutto nel modo giusto, il 60% del nostro nuovo pubblico verrà dai turisti che scoprono improvvisamente che c’è un club di calcio qui. Se vengono a trovarci per la prima volta e giochiamo con una difesa bassa e in modo noioso, non si interesseranno mai a Como. Il nostro obiettivo come azienda è diventare la principale destinazione di turismo calcistico nel mondo".

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