LUCA MIGNANI
Sport

Sale la febbre da (doppio) derby. Conceiçao per salvare l’annata. Inzaghi con il sogno triplete. Milan-Inter è uno snodo cruciale

Fra due settimane in Coppa Italia l’andata della semifinale che già infiamma le tifoserie meneghine . Dopo sei sconfitte di fila, rossoneri mai ko nei tre precedenti in stagione, compresa la Supercoppa.

Fra due settimane in Coppa Italia l’andata della semifinale che già infiamma le tifoserie meneghine . Dopo sei sconfitte di fila, rossoneri mai ko nei tre precedenti in stagione, compresa la Supercoppa.

Fra due settimane in Coppa Italia l’andata della semifinale che già infiamma le tifoserie meneghine . Dopo sei sconfitte di fila, rossoneri mai ko nei tre precedenti in stagione, compresa la Supercoppa.

Due settimane al derby di andata di Coppa Italia, mercoledì 2 aprile alle 21. Sottotraccia, è già febbre per uno scontro che negli ultimi anni ha scritto la storia, da Milano all’Arabia Saudita, passando per campionato e Champions. Terza semifinale in tre anni: la prima del 2022 ha spianato la strada a Inzaghi verso la sua prima Coppa Italia in nerazzurro, la seconda è valsa il biglietto per Istanbul e per la finale di Champions poi finita nella bacheca del City, fiaccando così la rivincita del 2003 quando i rossoneri sono volati a Manchester a vincere anche l’euroderby con la Juventus. Altri tempi, come quelli del ritornello "si è girato Giroud" che ha poi fatto rima con l’ultimo scudetto rossonero. O come quello dello scontro Ibrahimovic-Lukaku: il primo ora è il discusso senior advisor di RedBird, il secondo è ancora riferimento assoluto di Antonio Conte al Napoli che, peraltro, incrocerà la strada del Milan proprio alla ripresa, domenica 30 al Maradona, poco prima del derby.

Conceiçao, che in campionato avrà Musah squalificato, dovrà anche ragionare su questo in ottica di scelte: da una parte il -6 dalla quarta posizione, dall’altro il posto in Europa League che la Coppa Italia garantisce. Coppa Italia che è rimasto l’unico trofeo per cui il Diavolo può lottare, dopo la conquista della Supercoppa a Riad contro i nerazzurri. Giorni che avevano contribuito ad allontanare ulteriormente l’egemonia dei sei derby vinti di fila da Inzaghi contro Pioli: l’ultimo, quello della seconda stella. Con Fonseca il 2-1 nel finale firmato Gabbia, con Conceiçao non solo la rimonta araba, ma anche il pirotecnico 1-1 datato solo un mese e mezzo fa, quando al Meazza erano accorsi 75.493 spettatori. Ora, per il Milan padrone di casa, biglietti in vendita libera (dai 44 euro del terzo blu ai 219 della tribuna d’onore), per l’Inter fase abbonati (45 euro settore ospiti, mentre quelli per Monaco, 3200 circa, ieri sono andati esauriti in meno di un’ora).

Inzaghi, al contrario dell’ex compagno alla Lazio, è in piena corsa su tutti i fronti: il Mondiale per club è lontano, intanto è primato in campionato, dove alla ripresa potrebbero rientrare De Vrij, Thuram, Dimarco, Darmian (più prudenza per Zalewski, Dumfries da valutare, Zielinski certamente out) e quarti di Champions contro il Bayern. Il derby aprirà infatti un aprile di turni infrasettimanali per Lautaro e compagni. Per di più in campionato, la trasferta al Dall’Ara e la Roma a San Siro. Aprile chiave anche sull’altra sponda del Naviglio: oltre al Napoli, scontri con Fiorentina e Atalanta. Il rush finale si avvicina. E il doppio derby ha tutta l’aria di poter essere uno snodo cruciale. In un senso o nell’altro.

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