
La sconfitta di Trapani brucia ancora in casa Varese. Non tanto per il risultato, quanto per le polemiche che ne...
La sconfitta di Trapani brucia ancora in casa Varese. Non tanto per il risultato, quanto per le polemiche che ne sono seguite: una direzione arbitrale ritenuta inadeguata, episodi contestati e il sospetto di un metro di giudizio non equo. E ora la squadra di Kastritis (nella foto) deve subito voltare pagina, perché all’orizzonte c’è un’altra sfida durissima: domenica la Openjobmetis sarà di scena a Tortona, contro una squadra di vertice e in piena lotta playoff.
L’ambiente biancorosso è ancora scosso da quanto accaduto in Sicilia. Il presidente Toto Bulgheroni ha espresso tutta la sua insoddisfazione, lamentando una disparità nei fischi che avrebbe penalizzato Varese in maniera determinante. E il dato sui tiri liberi – 44 per Trapani, 15 per Varese – non fa altro che alimentare i malumori. Un clima di frustrazione amplificato dalla squalifica di Jaylen Hands, fermato per due giornate dopo il concitato finale di partita. Il club ha deciso di presentare ricorso, ritenendo eccessiva la sanzione. In più Jaron Johnson è stato escluso dalla squadra per motivi disciplinari. Il mercato resta un’opzione, ma trovare il profilo giusto non è affatto semplice.
Il debutto di Ioannis Kastritis sulla panchina varesina, al netto della sconfitta, ha però portato segnali positivi. La squadra ha mostrato una nuova solidità difensiva e una ritrovata energia, con un Davide Alviti monumentale e l’impatto del neo-arrivato Mitrou-Long, che ha subito dato segnali di leadership. Ma basterà per affrontare un Tortona in piena corsa playoff? La Openjobmetis arriva al match con soli due punti di margine sulla zona retrocessione e un calendario che non concede tregua. Alessandro Luigi Maggi
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