
Il capitano Filippo Baldi Rossi alza la Coppa per ll festa della Pallacanestro Cantù
La Pallacanestro Cantù si prende la Coppa Italia di Serie A2, battendo con autorità Cividale per 74-57 nella finale di Bologna. Un trofeo che non garantisce la promozione, ma che rappresenta un passo fondamentale nel percorso della squadra di Nicola Brienza, soprattutto dopo la crisi invernale. Rimontare sei punti di distacco dalla capolista Udine in campionato è un’impresa difficile, ma la vittoria in semifinale proprio contro l’APU ha dimostrato che nulla è impossibile. Dopo un primo quarto equilibrato (15-16 per Cividale), Cantù ha cambiato marcia. Baldi Rossi e Moraschini hanno preso in mano la squadra, scavando il primo solco prima dell’intervallo (36-27). McGee, autentico MVP della serata con 27 punti, ha poi ampliato il divario, con i lombardi sempre in controllo e capaci di chiudere ogni spiraglio offensivo ai friulani. Cividale, nonostante il tentativo di rientro firmato Lamb e Redivo, non è mai riuscita a rimettere in discussione il match.
"Sono molto contento per i ragazzi, è una vittoria importante e di prestigio – le parole di coach Brienza –. Un mese fa sembrava che il mondo ci cadesse addosso, oggi siamo qui a festeggiare. Questo dimostra il buon lavoro che stiamo facendo. Abbiamo difeso benissimo, togliendo a Cividale le sue principali opzioni offensive e dominando a rimbalzo. Ora ci godiamo questa vittoria, ma pensiamo già al finale di stagione". A turbare in parte la festa canturina, la polemica di Davide Micalich, presidente di Cividale, che ha contestato la designazione arbitrale: "Non si può mandare un arbitro di Desio a dirigere una finale con Cantù. È la seconda volta che succede. Abbiamo perso di un punto in campionato contro di loro e arbitrava lui. Oggi a Rota hanno aperto un sopracciglio e hanno fischiato fallo a lui. Detto questo, ha vinto la squadra più forte".
Alessandro Luigi Maggi
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