Il mercato invernale delle tre lombarde di Serie B ha confermato le previsioni. Brescia va avanti senza rivoluzioni. La società del presidente Massimo Cellino ha limitato al minimo i movimenti, puntando forte sui giovani in rosa. Solo l’infortunio occorso a Nicolas Galazzi (l’assenza dai campi del classe 2000 è ancora tutta da definire) ha indotto le Rondinelle a muoversi in entrata, facendo arrivare a Brescia il talentuoso Luca D’Andrea (2004) dal Sassuolo. Un solo innesto, che non è stato seguito da nessun altro arrivo, neppure per puntellare una difesa ridotta ai minimi termini e sempre esposta al pericolo degli infortuni. Sostanzialmente una sola novità anche in uscita, con Fabrizio Paghera (’91) che cercherà nella Spal lo spazio che non riusciva a trovare nella squadra della sua città. Per il resto, ricordata la risoluzione del contratto dell’australiano naturalizzato maltese, Trent Buhagiar (’98), tutto il gruppo è rimasto a lavorare con Rolando Maran, compreso Gennaro Borrelli (2000), il cui nome nelle scorse settimane era stato accostato a diverse pretendenti.
In casa Cremonese, invece, grandi manovre per tornare a sognare. A conferma delle importanti ambizioni coltivate sin dalla vigilia, la società che si è mossa di più sul mercato è stata la Cremonese. Basta dare un’occhiata alla tabella dei movimenti per comprendere che i grigiorossi hanno cambiato molto con l’intento di rimanere in corsa fino in fondo per il ritorno in Serie A. Nutrito l’elenco dei nuovi arrivati, da Mattia Valoti, tornato in B dal Monza, a Paulo Azzi, difensore-centrocampista brasiliano del ’94 giunto dal Cagliari, passando attraverso il centrocampista Francesco Gelli (96 dal Frosinone), di Francesco Folino (difensore del 2002) dalla Juve Stabia e di Giacomo Drago dal Sudtirol. Numerose le partenze, da Leonardo Sernicola, approdato al Pisa, e Cristian Buonaiuto, passato al Padova, sino a Luka Lochoshvili (Salernitana), Andreas Jungdal (Westerlo), Giacomo Quagliata (Catanzaro), Tommaso Milanese (Carrarese) e Cristian Acella (Alcione Milano).
Ben diverso è l’obiettivo di un Mantova che punta innanzitutto a conservare la Serie B appena conquistata. In questo senso il presidente Piccioli e il dt Botturi, sostanzialmente, hanno ribadito la loro fiducia nel gruppo che già sta lavorando con mister Possanzini e che ha dimostrato di avere le carte in regola per raggiungere la salvezza. In questo senso non ci sono state partenze (fatta eccezione per il difensore del 2007, Matteo Stambolliu, passato al Pineto), mentre sul fronte degli arrivi sono approdati in biancorosso l’esterno sinistro Simone Giordano (2001) dalla Sampdoria ed è stato fatto un investimento per il futuro portando a Mantova un profilo interessante come quello di Flavio Paoletti (2003), tornato in Italia dalla squadra tirca del Karagumruk.
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