La pesante sconfitta rimediata in casa della corazzata Vicenza (ad “addolcire“ la pillola la prima rete fra i “prof“ di Paolo Chierichetti) non ridimensiona minimamente la prima brillante stagione nel calcio che conta della matricola Alcione. Gli “orange“, settimi a pari punti con l’AlbinoLeffe, sono stabilmente in zona playoff e sono già concentrati sulla sfida di sabato prossimo con il Caldiero ma la società del presidente Montini continua a realizzare i suoi bellissimi progetti anche lontano da campo. L’ultimo riguarda gli studenti di Scuola Futuro Lavoro con disturbi del neurosviluppo, i quali potranno partecipare alle attività dell’Alcione, assistere alle partite del campionato di Serie C e agli allenamenti. Tra la Fondazione “Un futuro per l’Asperger“, di cui l’istituto scolastico è emanazione, e la società sportiva, fondata a Milano nel 1952 (che disputa le gare casalinghe allo Stadio Ernesto Breda di Sesto San Giovanni) è stato siglato un accordo il cui fine è promuovere la partecipazione sportiva degli studenti attraverso l’organizzazione di eventi commisurati alle caratteristiche dei soggetti con disturbo dello spettro autistico.
"Gli atleti dell’Alcione – si legge nella convenzione – garantiscono la partecipazione alle attività extradidattiche proposte dalla fondazione". E ancora: "Gli studenti di Scuola Futuro Lavoro potranno partecipare a titolo gratuito a tutte le partite dell’Alcione disputate in casa". Ma non solo. Gli alunni potranno presenziare ai banchetti promozionali o di vendita organizzati durante le partite disputate in casa, recandosi sul posto 90 minuti prima dell’inizio del match. Ai ragazzi sarà data la possibilità di assistere agli allenamenti e di condividere con la squadra i momenti conviviali.
La collaborazione si esprime non solo attraverso la frequentazione degli studenti Asperger del Centro sportivo Alcione in via Olivieri 13 (zona San Siro), ma soprattutto nell’implicazione positiva degli atleti nelle attività extradidattiche proposte dalla fondazione a favore del miglioramento delle abilità sociali degli studenti. Alla base c’è una efficace metodologia in termini di inclusione, la “peer education“ (cioè il metodo di apprendimento a mediazione sociale). In questo modo si costituisce un aboratorio sociale attraverso il quale, gli studenti più fragili migliorano le capacità comunicative e relazionali con i pari.
"Sono molto felice per questa collaborazione - commenta Marcello Montini, presidente dell’Alcione insieme a Giulio Gallazzi - e per i progetti che porteremo avanti con la fondazione. Sarà un’esperienza che ci arricchirà e contribuirà alla crescita di ogni componente della nostra orangeneration". Gallazzi aggiunge: "Lo staff tecnico sarà preparato affinché si crei un ambiente inclusivo, coinvolgente per far nascere un’esperienza che avrà un’utilità non solo ludico sportiva: non tutti gli atleti dell’Alcione diventeranno infatti giocatori. Potranno diventare manager, dirigenti, allenatori. E questa esperienza avrà un valore sociale straordinario".
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