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Olimpiadi Milano-Cortina 2026, Sofia Goggia: “Portabandiera? Non spetta a me decidere”. E su Federica Brignone: “Infortunio grave, ma può esserci”

La campionessa bergamasca vive “serenamente” la marcia di avvicinamento ai Giochi. Ed è soddisfatta riguardo l’ultima stagione: “Sono riuscita ad esprimere un altissimo livello. Riparto dal terzo posto in Coppa del Mondo che mi ha dato consapevolezza”

Sofia Goggia, campionessa bergamasca di sci

Sofia Goggia, campionessa bergamasca di sci

Milano, 14 aprile 2025 – A poco meno di 300 giorni dall’inizio delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, per gli atleti è impossibile non pensare all’evento, a come si prepareranno e a come arriveranno a quella data.

“Come sto vivendo la marcia di avvicinamento a Milano-Cortina? Serenamente, perché era da tempo che non arrivavo sana a un fine stagione, per me è quasi una novità”, ha detto Sofia Goggia, durante il media day organizzato a Milano dalla Federazione Italiana Sport Invernali per celebrare i tanti successi conquistati dagli Azzurri in stagione. “Io e il mio team faremo tutto il possibile per programmare al meglio la prossima stagione – ha spiegato la campionessa bergamasca – e bisogna farlo con serenità senza l'assillo dell'evento in Italia, altrimenti ti focalizzi troppo su una cosa e tralasci il resto. Invece, è proprio il resto che ti permette di fare bene anche in quella giornata”.

E riguardo il ruolo di portabandiera alla cerimonia inaugurale, ha detto: “Un sogno? È una decisione che non spetta sicuramente a me, mi avevano chiesto già a Pechino di fare la portabandiera, poi sono riuscita a infortunarmi e a non fare neanche la cerimonia d'apertura. Vedremo, ma chiaramente sarebbe un orgoglio e un grossissimo onore”. Ma ha anche voluto precisare: “Ci sono però tanti atleti di tante discipline diverse negli sport invernali che valgono quel titolo. Vedremo cosa sceglieranno serenamente”.

Goggia ha poi proseguito parlando degli ultimi mesi: “Per me è stata un'ottima stagione, sono riuscita ad esprimere un altissimo livello. Mi sono mancati un po' di centesimi che abbiamo lasciato in pista. E' stata per me una stagione bellissima, sono tornata a Beaver Creek con la vittoria all'esordio, questo pero' ha cancellato la concezione che tornassi da un infortunio pesante. Sono riuscita ad esprimermi bene in gigante, questa mi da' fiducia. Riparto dal terzo posto in Coppa del Mondo che mi ha dato consapevolezza”.

E riguardo il suo percorso sportivo furturo: “Se è l'ultimo quadriennio per me? È pieno di forse però dopo le Olimpiadi andrò ancora avanti, sicuramente ancora un anno poi vedremo. Anche perché questa stagione ha dimostrato che più esperti si è e più si colgono le occasioni al momento giusto. C'è un aspetto di longevità anche nel nostro sport che fino agli anni scorsi era impensabile, però le atlete più vecchiette, più longeve, sono state le atlete che non hanno avuto troppi infortuni, come invece io ho fatto durante la mia carriera”. “Bisogna stare bene – ha sottolineato lavorare bene fisicamente, stare sereni nell'animo, divertirsi ed essere attenti a tutti i dettagli. Vedremo, lo sci è uno sport talmente particolare, abbiamo visto cosa è successo con Federica Brignone. Il giorno prima tutto al top, il giorno dopo capitano gli imprevisti. C'è sempre una componente di rischio altissima”.

Federica Brignone e Sofia Goggia
Federica Brignone e Sofia Goggia

Lo scorso 3 aprile, durante il Gigante degli Assoluti in valle di Fassa, Brignone ha infatti inforcato una porta ed è caduta, riportando la frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra. Operata immediatamente a Milano, oggi ha iniziato la fisioterapia, ma non tornerà sugli sci prima di 4/5 mesi e preferisce non pensare troppo ai Giochi del 2026. “Hanno presentato la Fiaccola di Milano-Cortina? Prima devo lavorare step by step, star meglio e guarire, pensare di tornare a camminare”, ha detto l'oro mondiale in carica e vincitrice della Coppa del Mondo generale.

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Subito dopo la caduta, Sofia Goggia aveva voluto far sentire tutta la sua vicinanza a Brignone. “Oggi più che mai, unita a te in questo abbraccio. Forza Fede”, aveva scritto in un post sul suo profilo Instagram accanto a una fotografia che la immortalava in un abbraccio con la sportiva infortunata. E in una storia, aveva pubblicato uno scatto di gruppo della nazionale, con le due sciatrici sul gradino più alto del podio. “Noi Lions ti aspettiamo…e poi che Lions saremmo senza la Tigre? Forza Fede, siamo tutte con te”. 

E oggi ha raccontato: “Ci siamo sentite subito quel giorno in cui si è fatta male, avevo chiamato il dottore della federazione che era ai campionati italiani per chiedere informazioni su di lei. Erano insieme all'ospedale di Trento, quindi me l'ha passata. Io poi l'ho anche ribadito in un messaggio che mi piacerebbe poterci essere visto purtroppo l'esperienza che ho accumulato negli anni, però sicuramente con il suo staff avrà fatto delle scelte migliori per un percorso riabilitativo che sarà sicuramente al top. A mio parere il suo infortunio è molto grave, però se riuscisse a guarire bene e a mettere gli sci a dicembre ha tutto il tempo per preparare al top le Olimpiadi”. “A me sono bastati 15-20 giorni a Copper Mountain e comunque arrivavo da tante stagioni in cui mi infortunavo, quindi non sono mai riuscita a dare troppa continuità al mio sci. Lei invece ha avuto 34 anni sugli sci senza particolari infortuni e secondo me, anche nel suo cervello come connessioni neurali, avrà sicuramente in testa il gesto da fare una volta tornata", ha aggiunto.