GIULIO
Sport

(S)punti di vista. Grandi manovre ma per adesso poche certezze

Mola Non c’è giorno che passa senza spifferi che escono dalle parti di via Rossi o Milanello. Suggestioni (non solo...

Mola Non c’è giorno che passa senza spifferi che escono dalle parti di via Rossi o Milanello. Suggestioni (non solo...

Mola Non c’è giorno che passa senza spifferi che escono dalle parti di via Rossi o Milanello. Suggestioni (non solo...

Mola

Non c’è giorno che passa senza spifferi che escono dalle parti di via Rossi o Milanello. Suggestioni (non solo gossip), sensazioni, oltre che ipotesi verosimili. Ogni spostamento di un dirigente diventa argomento d’interesse, ogni parola detta viene pesata col misurino del farmacista. Ma anche i silenzi, talvolta, fanno molto rumore. O le indiscrezioni (presunto viaggio di Paolo Maldini negli Emirati Arabi per sondare il possibile interesse di una cordata). Si lavora per il futuro del Milan, anche se la stagione deve ancora terminare e c’è da salvare il salvabile. Un trofeo è già in bacheca (la Supercoppa), un altro (la Coppa Italia) può assicurare ai rossoneri un anno nell’Europa meno nobile, visto che la Champions League per ora è distante. Zlatan Ibrahimovic (con Redbird) da una parte e Giorgio Furlani (con Elliott dall’altra) devono necessariamente trovare un punto d’incontro dopo le frizioni degli ultimi mesi. Per il bene del Milan di oggi, per rispetto nei confronti dei tifosi e della storia del club. Coprire le lacune, dunque. E cercare un direttore sportivo: il borsino cambia ogni giorno, sale Paratici e scende Tare, o viceversa, con D’Amico a fare da terzo incomodo. Solo dopo aver deciso a chi affidare mercato (e non solo) si passerà alla scelta dell’allenatore. Max Allegri è un nome che può dare garanzie, quasi fantascientifica l’idea di un ritorno di Ancelotti, da non escludere un nuovo approccio con Conte e neppure le piste De Zerbi e Fabregas. Conceição? Poche le possibilità di conferma, ma il calcio insegna che certi risultati possono cambiare anche destini scontati. "La società ha una sua logica e lavora in questo senso", ripete chi è vicino al club. Ma di certezze per ora non ce ne sono. Perciò bisogna fare in fretta. Provando a restituire un po’ di dna milanista al vecchio Diavolo. "Il Milan di oggi è vuoto, senz’anima...", allarga sconsolato le braccia un’icona rossonera. Che aggiunge. "Sono cicli, prima o poi passerà". Anche perché i tifosi di pazienza ne hanno avuta sin troppa.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su