ALESSANDRO LUIGI MAGGI
Sport

Tensioni in casa Pallacanestro Varese: Luis Scola nel mirino della contestazione

Alta tensione a Varese: Scola bersaglio della contestazione dopo il derby perso con Cremona. Tifosi e società divisi.

Lo sport del basket

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Un’altra, l’ennesima, settimana ad alta tensione in casa Pallacanestro Varese. Ma nel mirino della contestazione non finisce una squadra che getta al vento un +16 nel derby con Cremona, sperperando sette punti di vantaggio nell’ultimo minuto di gioco. Nè tanto meno coach Ioannis Kastritis, che non ha saputo svoltare dopo mesi di nefasta gestione Mandole la stagione biancorossa. No, il bersaglio diventa Luis Scola, socio di maggioranza e riferimento dai mesi del suo ritiro, tra il 2021 e il 2022.

I fatti, prima. La squadra che cade in campo a Masnago restando invischiata nella lotta salvezza, i fischi e la rabbia di parte del pubblico di Masnago. Scola insultato, il figlio Tomas, nei 12 di Kastritis senza essere utilizzato, che esce in lacrime. Il “General“ risponde, e le tensioni proseguono negli spogliatoi. La misura è colma, si vocifera di propositi di addio. Non si sa se minaccia o distrazione di massa.

Gli Arditi Varese, tifoseria organizzata che la settimana scorsa aveva invocato unità, precisano: "Sul finire della partita siamo intervenuti, come tutti voi avrete notato, dopo aver visto con i nostri occhi gli atteggiamenti irrispettosi del sig. Scola verso alcune persone presenti in Tribuna Est". Si parla anche di "sguardi provocatori di sfida" e "atteggiamenti di superiorità" da parte dell’oro olimpico di Atene. Un attacco durissimo.

In società è silenzio. Toto Bulgheroni, presidente del club, prova a mediare, il Consorzio Varese ribadisce stima e appoggio a Scola. Sulla stampa, c’è chi fa notare che un futuro differente, oggi, non è all’orizzonte. Chi si farebbe avanti per Varese? Restano i fatti. Una stagione positiva, penalizzata dal caso Tepic (carenza di controllo di fatti del passato). Poi solo lotta per la salvezza, un anno fa evitata grazie all’affare Mannion. Oggi, la speranza è che Scafati e Pistoia siano travolti da guai maggiori.

Intanto l’ex assistente Galbiati ha vinto la Coppa Italia a Trento e l’ex GM Mike Arcieri può lavorare con profitto, a Trieste. Insomma, no a maleducazione e violenza, ma la gestione Scola è per ora prossima al disastro.

Alessandro Luigi Maggi

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