
L’attaccante esterno ha segnato una doppietta nel 4-4 all’andata al Meazza. Il regista nerazzurro match winner dell’ultima vittoria a Torino dei campioni d’Italia. Montella, ct della nazionale, spettatore interessato del confronto generazionale.
A Istanbul e dintorni molti dispositivi saranno collegati su Torino. Juventus-Inter è una classica, uno spettacolo a prescindere per chi ama il calcio agonismo e polemiche, vecchia maniera, con una cornice annunciata da sold out. Non l’ha garantita la Champions, sebbene i bianconeri si giocassero il passaggio agli ottavi di finale contro il Psv Eindhoven. Ci sarà per il derby d’Italia e in Turchia sono pronti a godersi la sfida da spettatori interessati, rappresentati da due diverse generazioni in campo. Il trentunenne Hakan Calhanoglu (Inter) e il diciannovenne Kenan Yildiz (Juventus), già visti nella stessa squadra sotto la guida di Vincenzo Montella, la scorsa estate agli Europei.
Il capitano della nazionale turca e il grande talento cresciuto nella Next Gen, dopo aver fatto tutta la trafila nel vivaio del Bayern Monaco, si conoscono e si stimano. In comune hanno anche i natali in Germania. Saranno avversari, come non era accaduto il 27 ottobre per l’assenza del regista nerazzurro. Quella coi bianconeri, in campionato all’andata, è solo una delle gare che non lo hanno visto protagonista quest’anno. I muscoli hanno dato noie non da poco a Calhanoglu, bloccato per circa un mese anche in avvio di 2025 e tornato solo tre partite fa. Senza ancora riuscire a brillare, sebbene con la Fiorentina a San Siro abbia messo a segno un “assist“ per... Pongracic, disegnando una traiettoria su cui il difensore viola ha firmato un autogol. Contro la Juve ha realizzato due rigori di fondamentale importanza nel giro di poche settimane, tre anni fa. Il 3 aprile, proprio a Torino, finì 0-1 con il penalty messo a segno dal regista nerazzurro, tre punti che tennero in piedi le speranze scudetto sfumate a Bologna per la “papera“ di Radu. È l’ultimo successo interista allo Stadium. Il 12 maggio, all’Olimpico, nella finale di Coppa Italia, siglò invece un 2-2 dagli undici metri poi trasformato in 4-2 nei supplementari dalla doppietta di Perisic.
Anche il connazionale Yildiz ha segnato due reti nel derby d’Italia, concentrandole in una sola sfida, quella dell’ottobre scorso. C’è più di una possibilità che domani parta da titolare e ai nerazzurri ha già fatto male. La doppietta dell’autunno passato è uno dei manifesti del giovane talento bianconero, il cui exploit ha permesso alla Juventus di uscire indenne in una gara in cui a metà ripresa era sotto di due reti.
Per motivi differenti, i due connazionali vanno a caccia di conferme in una partita storicamente di grande richiamo, fondamentale anche per i rispettivi obiettivi di classifica (lo scudetto per l’Inter e la zona Champions per la Juve). Non è in discussione il ruolo da titolare di Calhanoglu, ma nell’ultima gara i nerazzurri sono sembrati più brillanti quando Zielinski è subentrato davanti alla difesa e con l’avanzare della stagione i punti si fanno via via più pesanti. Troppo per pensare di mettersi ad attendere chi è più indietro di condizione. Yildiz è invece uno dei giocatori su cui Motta ha puntato di più, ma anche uno di quelli che solitamente escono sempre a gara in corso e notoriamente il tecnico bianconero non è personaggio dalle scelte definitive: chi cala rischia la panchina.
Piccola parentesi legata alla Youth League, in cui l’Inter è ancora in corsa. Dopo aver eliminato il Lille vincendo 3-1, agli ottavi la squadra di Zanchetta ha pescato dall’urna il Bayern Monaco, contro cui giocherà in Baviera il 4 marzo in gara unica. Finora i baby nerazzurri hanno soltanto vinto: sette successi su sette nel torneo.
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