Finalmente Marta Zenoni. Nonostante abbia solo 25 anni, la bergamasca, classe 1999, da tempo aspettava un risultato come quello conquistato domenica. L’azzurra è la nuova detentrice del primato italiano dei 1500 metri: 4.03.59 al Meeting di Lussemburgo. Il record precedente resisteva da 43 anni: 4.04.01 realizzato il 7 marzo 1982, a Milano, da Gabriella Dorio. "Mi sono sentita molto bene – ha detto - e a 600 metri dall’arrivo ho urlato alla lepre di togliersi, poi alla fine ho chiuso più forte da sola con parziali di 32.1 e 31.9 negli ultimi due giri. Sapevo di essere in condizione, dopo l’oro agli Europei di cross, ma speravo che la gara fosse più tirata".
Record a parte, il crono vale molto di più e può rappresentare un punto di svolta definitivo dopo una carriera già lunga e alquanto tribolata. Il suo percorso nel mondo dell’atletica, dopo un passato nel nuoto, è infatti iniziato ben dieci anni fa, seguendo le orme della mamma, ex podista e dalla sorella già in Nazionale. Ha subito vinto la prima medaglia internazionale ai Mondiali U18 di Calì in Colombia e il primo titolo assoluto. Le cose sembrano andare per il meglio, con tanto di 2.01.91 sugli 800 metri, ma poi subentrano diversi guai fisici al piede destro. Lo stop dura più del previsto, ritorna comunque con lo spirito da combattente e nel 2019 vince il bronzo nei 1500 agli Europei under 23 e nel 2021 si migliora conquistando l’argento nella stessa manifestazione. Per il fato, gli infortuni non sono ancora troppi e nel 2023 si opera a tutti e due i tendini d’Achille, per poi risorgere, ancora una volta, nei 1500 realizzando l’allora suo personale di 4.03.00. La predestinata Zenoni si migliora in un freddo pomeriggio di gennaio 2025: ce l’ha fatta, mettendo alle spalle i problemi fisici, si è liberata dal peso delle aspettative e si è sentita più libera.
Ora, la lombarda corre pensando, come ha ammesso dopo la gara, al futuro. "Quest’anno voglio andare forte – ha spiegato ai canali Fidal - consolidarmi a un nuovo livello, senza pensare a quello che è successo in passato. Soprattutto cerco la continuità che mi è mancata, anche perché fino ad agosto ho avuto dolore ai tendini. Dopo la laurea in management, vorrei presto iniziare un master sempre alla Luiss di Roma (con cui è tesserata, ndc) e intanto mi alleno allo stadio della Farnesina, seguita adesso da Viorel Lache. Per la stagione indoor punto sui 1500 metri, ma all’aperto potrei provare anche altre distanze". Sui social ha condiviso la sua gioia con un selfie e raccontando di aver festeggiato con una torta e con ben tre ore di test antidoping. In ogni caso, la stagione è iniziata al meglio, sotto la guida dell’allenatore rumeno 36enne (dopo aver avuto diversi tecnici, tra cui anche Sandro Donati), con la medaglia d’oro nella prova a staffetta degli Europei di cross di Antalya, il primo posto all’Eset Milano Cross Challenge e con questo record che la proietta in una nuova dimensione.
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