Rozzano (Milano), 27 novembre 2015 - Concerto di Natale cancellato e crocifisso rimosso. I vertici dell’Istituto comprensivo Garofani di Rozzano (scuole dell’infanzia, primaria e secondaria in via Garofani e in via Milano), alle porte di Milano, hanno deciso di applicare una linea rigorosamente improntata alla laicità in occasione dei festeggiamenti natalizi che cadono dopo la strage terroristica di Parigi. Una linea contestata da un gruppo di genitori, che sta preparando una lettera di protesta contro la scelta del dirigente scolastico reggente Marco Parma (già candidato sindaco per una lista civica e per il M5S a Rozzano) sulla cancellazione della Festa di Natale e contro la decisione del Consiglio di Istituto di non esporre i crocifissi nelle aule.
Nel mirino dei genitori è finita innanzitutto la cancellazione del "Festa musicale di Natale" che negli ultimi anni si era tenuta al Teatro Fellini di Rozzano. Una appuntamento con canti e cori, non solo natalizi, frutto del lavoro dei bambini con i maestri dell’Associazione 11 Note. L’anno scorso i bimbi cantarono canzoni natalizie stile "Jingle Bells". Quest’anno un paio di genitori ha chiesto al preside di inserire anche canti più propriamente religiosi come "Tu scendi dalle stelle", "Adeste fideles" e "Stille Nacht". La risposta del dirigente scolastico è stata un secco "no" in nome della laicità della scuola pubblica. Certo, le festicciole natalizie nelle aule del Garofani ci saranno, ma la decisione finale dei vertici scolastici, in accordo con l’Associazione 11 Note, è stata quella di far slittare il saggio musicale dopo Natale, il 21 gennaio. E l’appuntamento è stato ribattezzato: da "Festa di Natale" a "Festa d’Inverno". Ma perché? "Per evitare strumentalizzazioni – sottolinea la vicepreside Ornella Godi –. Il programma del saggio quest’anno è basato sulle filastrocche di Gianni Rodari e sulle canzoni di Sergio Endrigo". Niente "Tu scendi dalle stelle", ma nemmeno "Jingle Bells". Niente concerto di Natale.
Tutto rimandato a gennaio. Un rinvio che i vertici scolastici giustificano con "il rispetto delle diversità". Il timore era che qualche genitore di religione musulmana potesse essere in imbarazzo nel far partecipare i propri figli a una festa con canti religiosi di stampo cristiano e cattolico. Una motivazione che a un gruppo di genitori non è piaciuta, tanto che già si parla di "boicottaggio" della Festa d’Inverno. Il secondo elemento di polemica tra dirigenti scolastici e genitori riguarda l’esposizione del crocifisso nelle aule. E le versioni dei vertici divergono. Parma sostiene che "i crocifissi non ci sono da tempo, un paio di genitori ha proposto di metterli nelle aule e il Consiglio di Istituto a giugno ha respinto la proposta". La Godi, invece, spiega "che in due aule i crocifissi c’erano e nelle altre no. La decisione del Consiglio di Istituto è stata quella di uniformare e togliere i crocifissi che c’erano". Risultato finale: concerto di Natale cancellato e crocifisso rimosso.