ROSELLA FORMENTI
Cronaca

A difesa degli alberi. La pioggia non ferma le sentinelle del bosco

Gallarate, i violenti temporali di ieri non hanno scoraggiato gli ambientalisti . I residenti hanno portato abiti asciutti ai giovani saliti sulle piante per protesta .

A difesa degli alberi. La pioggia non ferma le sentinelle del bosco

Gli ambientalisti non si sono mossi da via Curtatone La protesta per salvare il bosco è andata avanti sotto una pioggia battente

Una favola a lieto fine. È questo il desiderio dei bambini che hanno portato i loro disegni al presidio in via Curtatone a Gallarate dove all’esterno dell’area boschiva prosegue la mobilitazione del Comitato Salviamo gli alberi di Gallarate e delle associazioni ambientaliste. All’interno dell’oasi invece il giovani del collettivo Tanuk protestano sugli alberi. Nei disegni dei piccoli ci sono gli alberi e gli animali da salvare come mamma riccio con i suoi piccoli che non devono essere cacciati dal bosco.

E poi ci sono le mamme e le nonne che si sono date appuntamento per domenica nel pomeriggio al gazebo per continuare la loro protesta pacifica lavorando all’uncinetto. La mobilitazione va avanti anche sotto la pioggia battente. "Restiamo qui", lo hanno ripetuto ieri sotto gli ombrelli aperti i volontari che si davano il cambio mentre pioveva a dirotto. Dentro il bosco sugli alberi i giovani del collettivo per i quali, preoccupati che fossero all’aperto, sotto la pioggia, alcuni residenti nel quartiere hanno portato abiti asciutti mentre altri continuano a garantire il rifornimento di viveri.

"Tanti residenti passano qui per manifestarci la loro solidarietà", fanno sapere al presidio ma non mancano voci dai palazzi che si affacciano su via Curtatone a poca distanza dal bosco di chi si lamenta invece per quella presenza che ha creato clamore. Dalla finestra di un complesso Aler una donna dice: "Va bene salvare gli alberi, ma qui nel nostro palazzo quando piove si allaga la casa, è urgente la manutenzione, l’abbiamo sollecitata, senza risposta!". Tanti i problemi da risolvere nei palazzi popolari in via Curtatone dove sotto i riflettori, invece, ora c’è il bosco.

Secondo il progetto dell’amministrazione comunale l’oasi deve sparire per far posto al nuovo polo scolastico con la dismissione delle scuole nei due quartieri di Cajello e Cascinetta. Piove a dirotto, nessuna ritirata, la protesta va avanti. Ieri dal Comitato Salviamo gli alberi è stato diffuso un comunicato nel quale i presenti al presidio esprimono profonda preoccupazione e sdegno per i fatti accaduti nella settimana scorsa, durante la quale si sono verificati numerosi interventi delle forze dell’ordine sfociati in momenti di tensione, azioni che: "Sembrano essere tentativi di intimidazione volti a scoraggiare la resistenza pacifica dei cittadini e dei giovani attivisti impegnati nella difesa degli alberi". Intanto Ieri il sindaco Andrea Cassani ha pubblicato sui social alcune foto che riprendono dall’alto l’area per sottolineare che lì non ci sono alberi secolari. Nelle immagini del 1954 e del 1975, ha fatto rilevare, c’erano “campi coltivati, nessun bosco”, la sua replica a quelle che definisce “eco- balle

degli ambientalisti”.