
L’ingresso dell’Enaip di via Uberti a Varese dove era stata aggredita l'insegnante
Varese – Il Tribunale per i minorenni di Milano ha disposto la messa alla prova per due anni, sospendendo così il procedimento penale, nei confronti del ragazzo, nel frattempo divenuto maggiorenne, che il 5 febbraio 2024 accoltellò la docente dell’istituto professionale Enaip di Varese Sara Campiglio.
Le accuse al ragazzo
È stata accolta quindi la richiesta presentata dal difensore del giovane, l’avvocata Elisa Scarpino, con il parere favorevole del pm. Il giovane, accusato di tentato omicidio e porto abusivo d’arma, si trova in una comunità nel Varesotto, dove sta seguendo un percorso di recupero dopo aver trascorso quasi un anno al Beccaria. Il Tribunale ha anche fissato una serie di udienze per valutare la messa alla prova, che prevede anche un progetto di mediazione penale con un possibile incontro, quando i tempi saranno opportuni, fra il giovane e la docente, che è tornata al lavoro all’Enaip.
Il movente e il pentimento
Il ragazzo ha espresso più volte il suo “pentimento” per un gesto rimasto ancora senza una chiara spiegazione. “La priorità, in questo momento, è continuare il percorso di osservazione e monitoraggio con gli psicologi – spiega il suo legale –. I suoi genitori gli sono sempre stati accanto, e con la messa alla prova si apre una nuova fase”. ll giovane, all’epoca dell’accoltellamento 17enne, prima di ferire gravemente con tre fendenti la docente non aveva mai avuto problemi con la giustizia. Quella mattina è uscito dalla sua casa con un coltello a serramanico in tasca e all’improvviso ha aggredito l’insegnante nell’atrio della scuola, sorprendendola mentre stava parlando con una collega in attesa dell’inizio delle lezioni.