
LEGGIUNO TURISTI ALL'EREMO DI SANTA CATERINA
Leggiuno (Varese) - Potrà dissetare le migliaia di visitatori che ogni anno, in particolar modo durante l’estate, raggiungono Leggiuno per ammirare la bellezza dell’eremo di Santa Caterina del Sasso, una delle perle del patrimonio artistico e monumentale del Varesotto. È una fontanella tutta azzurra, proprio come il logo di Alfa, il gestore del servizio idrico integrato della provincia di Varese, che ha deciso di posizionarla di fianco all’ingresso della biglietteria dell’eremo. La particolarità è che dal rubinetto scende l’acqua del Lago Maggiore, captata dalla presa a lago situata nei pressi dell’eremo e accuratamente trattata.
L’inaugurazione ufficiale è avvenuta ieri mattina alla presenza del sindaco Giovanni Parmigiani nell’ambito delle iniziative promosse da Alfa per la Giornata mondiale dell’acqua, dopo la visita a Varese del colonnello Giuliacci che ha tenuto a battesimo una stazione meteo. «Si tratta di una iniziativa simbolica con la quale vogliamo evidenziare il valore di un’opera particolare per il nostro territorio: la presa a lago che alimenta l’acquedotto di Leggiuno e che abbiamo di recente riqualificato», ha commentato Luca Lolaico, direttore generale di Alfa.
Il gestore è infatti intervenuto con un investimento di 1 milione e 100mila euro per il revamping della presa a lago. È stato innanzitutto messo in sicurezza e reso agibile il sentiero che conduce all’impianto, quindi sono state sostituite tre pompe con altrettante nuove e più performanti e infine sono stati effettuati interventi strutturali e di messa in sicurezza della presa a lago. Tutte le opere sono state eseguite senza mai interrompere il normale approvvigionamento all’acquedotto comunale.
La presa a lago ha una portata media di 22 litri al secondo, con picchi fino a quota 44. Le tre pompe funzionano in modo alternato, a seconda delle esigenze. L’acqua del lago viene costantemente controllata prima dell’immissione in rete. «La crisi idrica che abbiamo vissuto nell’estate del 2022 ha reso evidente l’esigenza di interventi capaci di mitigare gli effetti di un ulteriore periodo di siccità con cui potremo trovarci a fare i conti in futuro. Quello alla presa a lago di Leggiuno ne è una valida dimostrazione», ha osservato Beatrice Donizetti, l’ingegnere di Alfa che ha seguito nel dettaglio l’intervento.