PAOLO MATTELLI
Cronaca

Busto Arsizio, quindicenne preso a calci pugni dal branco. La rabbia del padre: “Picchiato da delle bestie, ognuno voleva il suo pezzo di carne...”

L’agguato all’adolescente da parte di una ventina di giovani armati di catene e tirapugni sotto i portici di corso Sempione. “Mio figlio è traumatizzato”

Il branco non ha avuto pietà per il quindicenne

Il branco non ha avuto pietà per il quindicenne

Busto Arsizio (Varese), 11 marzo 2025 – Una banale lite, poi degenerata in un violento pestaggio. Vittima un quindicenne, trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Busto Arsizio nel tardo pomeriggio di domenica. Una famiglia, un padre e una madre che precipitano improvvisamente nel dramma. Sono ancora in corso le Indagini della Polizia locale di Busto Arsizio per fare chiarezza sull’episodio che ancora una volta ha riacceso l’allarme sulle bande di ragazzi che frequentano il centro della città varesina: un ragazzo di 15 anni picchiato senza pietà da una babygang scatenata che per ora è riuscita a far perdere le tracce. 

Prima il 15enne ha un diverbio tra due ragazzini, di non particolare importanza. Dopo, però, la situazione degenera, e si ritrova accerchiato da una ventina di ragazzi, alcuni dei quali cominciano a picchiarlo con violenza, colpendolo con calci e pugni, davanti agli occhi degli amici impauriti. 

L’agguato sotto i portici

All’origine della violentissima aggressione pare non esserci stato il precedente chiarimento per questioni sentimentali che c’è stato fra la vittima e i due amici. In quegli istanti volano giusto alcuni spintoni, ma niente di più. E il “chiarimento” sembra essersi risolto così. Ma è quando l’adolescente si sta allontanando che entra in azione il branco, che sembra essere del tutto estraneo ai primi due amici. In venti lo accerchiano, sono armati di catene e tirapugni, e lo colpiscono a calci e pugni fino a tramortirlo. Viene ferito alla testa, riceve un calcio fra collo e mandibola e perde conoscenza. Vengono chiamati i soccorsi. Sul posto, i portici di corso XX Settembre, arrivano i sanitari del 118 che lo trovano con la bava alla bocca, e gli agenti della Polizia locale. Ma nel frattempo gli aggressori riescono ad allontanarsi e fanno perdere le loro tracce. Nella zona rimangono solo gli amici del quindicenne, spaventati da ciò a cui hanno assistito. Viene portato in pronto soccorso, ricoverato e sottoposto ad accertamenti. 

Un padre sotto choc

Al ragazzo è stata eseguita una prima Tac domenica, insieme ad altri esami diagnostici, per valutare il rischio di eventuali lesioni cerebrali. Oggi, lunedì 11 marzo, l’attesa per l’esito della nuova Tac di controllo a 48 ore di distanza. Le parole del padre riassumono lo choc e il trauma del ragazzo e della sua famiglia: Mio figlio è stato picchiato senza pietà, come se volessero quasi ucciderlo. Un vero e proprio branco “animale”, come se oguno di loro avesse voluto avere il suo pezzo di carne...”. Oggi il padre attende l’esito della Tac. Prega perché suo figlio non abbia subito alcun tipo di lesione, anche minima, a livello neurologico. “Mio figlio è traumatizzato. Come può accadere un fatto del genere, la domenica pomeriggio, in centro a Busto? È inaccettabile”.

I precedenti

Nel mese di gennaio a suscitare allarme erano stati i disordini causati da decine di giovani stranieri che in piazza Garibaldi avevano insultato gli agenti della Polizia di Stato. Dopo quell’episodio e il dibattito sulla sicurezza in città che ne è seguito, nel quale non sono mancate le polemiche politiche, la Lega ha presentato una mozione per dotare gli agenti della Polizia locale di Taser, la pistola a impulsi elettrici, approvata dalla maggioranza in Consiglio comunale.