Gallarate, società in bancarotta: sei arresti e beni sequestrati

L’amministratrice dell’azienda avrebbe stretto un patto con la criminalità, rivolgendosi a un pregiudicato di Pavia affinché li liberasse dai debiti. L’uomo con un sistema di prestanome avrebbe così cominciato a distrarre gli ultimi valori presenti

Gallarate (Varese), 11 ottobre 2024 – L’azienda non navigava in buone acque e per salvare il salvabile hanno cercato di portarsi a casa i beni ancora presenti in quella ditta del Novarese operante nel settore dell’antincendio ma attiva nella zona di Gallarate. E, per farlo, l’amministratrice avrebbe stretto un patto con la criminalità, rivolgendosi a un pregiudicato di Pavia affinché li liberasse dai debiti. L’uomo con un sistema di prestanome avrebbe così cominciato a distrarre gli ultimi valori presenti: denaro, auto, due immobili in Somma Lombardo. Dopo accurate indagini, la Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Novara, ha arrestato 6 persone: 4 riferite al sodalizio sono finiti in carcere, l'amministratrice e uno dei prestanome (l'altro era già in carcere a Vigevano), ai domiciliari. I beni mobili e immobili sono stati sequestrati.

Le indagini della Guardai di Finanza (Frame video)
Le indagini della Guardia di Finanza (Frame video)

Le indagini

Nello specifico, l'attività svolta dalla Compagnia di Gallarate ha avuto inizio con l'analisi della società e i relativi debiti tributari e previdenziali accumulati. Successivamente, dalla disamina della documentazione societaria, bancaria e dall'escussione di diversi soggetti coinvolti, è emersa la circostanza per cui la società era stata depauperata di ingenti somme nel corso della vita aziendale.

Azienda in decozione

In seguito, poiché ormai la società si trovava in uno stato di estrema decozione, l'amministratrice di diritto decideva di rivolgersi a un pregiudicato, residente nella provincia di Pavia, “a capo di un sodalizio criminale, al fine di disfarsi dei debiti accumulati, che accettava e, unitamente ad altri quattro prestanome, distraevano gli ultimi beni aziendali rimasti ossia denaro, autoveicoli e due immobili siti in Somma Lombardo, intestandoli, unitamente alle quote societarie, a due nullatenenti, facenti parte della consorteria criminale”, spiegano i finanzieri.

Arresti e denunce

All’esito delle attività investigative sono stati denunciati i sei complici coinvolti nella vicenda e segnalati i due immobili distratti. Attesa la gravità dei fatti, i precedenti penali in carico ai soggetti tra cui reati legati agli stupefacenti e in un caso anche di associazione di tipo mafioso, le esigenze cautelari e la recidiva in capo al sodalizio criminale, la Procura della Repubblica di Novara ha avanzato apposita richiesta di misura cautelare personale nei confronti degli indagati e il sequestro degli immobili distratti.

Il Tribunale di Novara ha accolto le richieste avanzate e ha disposto la misura cautelare del carcere nei confronti di quattro soggetti, tra cui il personaggio di spicco del sodalizio, e gli arresti domiciliari nei confronti dell’amministratrice di diritto della società e della testa di legno nonché il sequestro preventivo dei due immobili distratti.

Delle persone arrestate, tre sono state portate nel carcere di Pavia a disposizione del GIP per l’interrogatorio di garanzia mentre un prestanome sarà a disposizione presso il carcere di Vigevano ove risulta già detenuto per reati di truffa.