LORENZO CRESPI
Cronaca

Beko Europe, il futuro fa paura. I vertici aziendali convocati a Roma

Varese, i dipendenti del sito di Cassinetta aspettano risposte dall’incontro al Ministero il 7 novembre

Beko Europe, il futuro fa paura. I vertici aziendali convocati a Roma

Dipendenti di Beko e sindacati chiedono che vengano confermati la missione produttiva il perimetro industriale e le competenze professionali

L’ultimo incontro con l’azienda si era svolto lo scorso 25 giugno. Da allora i sindacati non hanno più avuto modo di interfacciarsi con la nuova proprietà di Beko Europe, che ad aprile ha preso il posto di Whirlpool. Ma il 7 novembre ci sarà finalmente una nuova occasione, utile - questo è l’auspicio delle parti sociali - per avere qualche informazione concreta sulle intenzioni di Beko nei siti italiani. In quella data si terrà un tavolo istituzionale a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, convocato su indicazione del ministro Adolfo Urso.

L’annuncio è giunto nelle scorse ore, proprio in seguito alle assemblee che si sono svolte presso il sito Beko di Cassinetta di Biandronno, la più importante fabbrica di elettrodomestici in Italia. Incontro da cui sono emerse tutte le preoccupazioni dei circa 2.200 dipendenti. Innanzitutto c’è il problema della perdurante crisi del settore degli elettrodomestici, che sta colpendo con un calo dei consumi il mercato europeo, già di per sé limitato per le sue caratteristiche di mercato di sostituzione, e che vede ormai da più di un anno l’uso intensivo di giorni di cassa integrazione ordinaria ogni mese. Il secondo motivo di preoccupazione è legato proprio all’incertezza dovuta alle scelte che Beko sta attuando dopo aver assorbito le attività di Whirlpool. Subito dopo l’acquisizione è stato chiuso uno stabilimento in Gran Bretagna e poi quest’estate è stata decisa la chiusura di due stabilimenti in Polonia, con lo spostamento delle produzioni e il conseguente licenziamento di 1800 lavoratori. "Ad oggi dove saranno ricollocati i volumi di queste tre aziende chiuse non è dato sapere", si legge in una nota firmata dalla Rsu, con i lavoratori e le sigle Fim Fiom e Uilm.

Preoccupazioni che i sindacati hanno espresso in un recente incontro presso la Provincia di Varese con il presidente Magrini e i consiglieri. "E le riproporremo quando incontreremo Regione Lombardia, che ci ha contattati senza però ancora convocare l’incontro". I lavoratori del sito di Biandronno tornano quindi a sollecitare Beko affinché presenti con urgenza i contenuti del piano industriale che intende attuare nelle fabbriche italiane del gruppo. Dipendenti e sindacati chiedono che vengano confermati la missione produttiva, il perimetro industriale e le competenze professionali di Cassinetta, cioè gli elementi che ne fanno un polo di eccellenza dell’elettrodomestico europeo.