Varese, 18 novembre 2018 - Dopo Saronno, anche la città giardino è pronta a sperimentare le body cam da installare sui giubbotti in dotazione agli agenti della polizia locale. La giunta Galimberti ha dato il via libera all’acquisto di cinque dispositivi, che dovrebbero essere consegnate nei prossimi giorni. Le immagini riprese dal micro occhio elettronico verranno registrate dal software interno e in un secondo tempo verranno scaricate sul computer, una volta che l’agente sarà tornato al comando. Come già succede a Saronno - qui la prima sperimentazione, in occasione della Notte Bianca - le body cam verranno impiegate soprattutto durante i pattugliamenti notturni nelle zone più calde sul fronte sicurezza. Fra le priorità, annunciano dal comando di via Sempione, le aree di piazza Repubblica, delle stazioni e il Parco Perelli a Biumo Inferiore, dopo le recenti proteste dei cittadini che hanno segnalato nel giardino episodi di degrado e microcriminalità.
Il Comune, per l’acquisto delle body cam, accederà a un bando regionale che mette a disposizione 300mila euro. La situazione sicurezza, intanto, resta al centro del confronto politico. «Siamo soddisfatti - spiega il consigliere regionale (ed ex consigliere comunale) Giacomo Cosentino, della lista Fontana Presidente - che la polizia locale di Varese utilizzi le body cam, visto che la Regione ha stanziato parecchi fondi per l’acquisto di queste telecamere. Un ottimo risultato che dimostra come stiamo andando tutti in una stessa direzione. Auspichiamo che vengano fatti maggiori interventi anche nella zona di Piazza Repubblica e alle stazioni». Chiede un maggior impegno su questo fronte anche Stefano Angei, coordinatore cittadino dei Giovani della Lega di Varese. «L’arrivo delle body cam è una buona notizia ma a Varese manca la capacità amministrativa per affrontare le problematiche relative alla sicurezza. L’inadeguatezza dell’Assessore alla Polizia locale Daniele Zanzi e l’immobilismo del sindaco, detentore della delega alla Sicurezza, non riescono a garantire la serena quotidianità dei residenti e di tutti coloro che transitano nelle zone più a rischio».