ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Lo scempio del boschetto di Gallarate: “Una scelta scellerata, il verde non va sprecato”

Via Curtatone, la presa di posizione del Comitato salviamo gli alberi e degli ambientalisti. Nel mirino il progetto della scuola, “inutile e vicino a fonti di inquinamento”

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Dopo due mesi di battaglia gli attivisti hanno dovuto arrendersi: sono stati sgomberati e le piante rase al suolo

Gallarate (Varese) – “Mai più un caso via Curtatone, il verde urbano in città è prezioso e non va sprecato”. Lo scrivono Filiberto Zago, esponente del Comitato salviamo gli alberi, referente cittadino per Europa Verde, e Camilla Colombo, portavoce provinciale: una riflessione sulla necessità di tutelare il verde urbano per il benessere dei cittadini, dopo il taglio del bosco che la mobilitazione di tante persone non ha evitato. “I cambiamenti climatici - rilevano Zago e Colombo - sono dimostrati da innegabili evidenze scientifiche, come i benefici del rimboschimento urbano per contrastare l’impermeabilizzazione del terreno, migliorare la qualità dell’aria e attutire l’inquinamento acustico. Gli spazi verdi svolgono funzioni sociali e migliorano la vivibilità della città”.

Quindi bisogna restituire al verde un ruolo di primo piano nella cura e trasformazione della città: “Occorrono scelte strategiche che pongano al centro dello strumento urbanistico un “piano del verde“ capace di integrare sviluppo urbano ed equilibrio ecologico”. Per Zago e Colombo “è urgente un’analisi del residuo patrimonio verde e una strategia per incrementarlo, con parchi di quartiere”.

Altro passaggio fondamentale, sottolineano, “sarà individuare le criticità che rendono maggiormente vulnerabile la nostra città: mai più un caso come quello di via Curtatone, che perde un bosco urbano per costruire un istituto scolastico inutile, adiacente a fonti d’inquinamento acustico e atmosferico”. Ribadiscono: “La scelta dell’amministrazione è stata scellerata, perché ha portato alla distruzione dell’ultimo bosco urbano rimasto in città, irrispettosa dei cittadini, poiché non li ha consultati nonostante le prescrizioni del bando lo esigevano, e dannosa per i bambini, costretti a frequentare una scuola incastonata tra ferrovia e autostrada, frastornati dal rumore e condannati a respirare aria malsana”.