ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Bosco di via Curtatone, in presidio anche mamme con l’uncinetto: “La nostra è una protesta pacifica”

Gallarate, prosegue senza sosta l’iniziativa del Comitato, che si rivolge al sindaco invocando dialogo sul progetto della scuola al posto degli alberi

I volontari del Comitato hanno lanciato l’ennesimo appello al sindaco perché venga avviato un confronto Le firme di adesione aumentano

I volontari del Comitato hanno lanciato l’ennesimo appello al sindaco perché venga avviato un confronto Le firme di adesione aumentano

Gallarate (Varese) – Il messaggio colorato come l’arcobaleno è “scritto” con lettere all’uncinetto: “Giù le mani dal bosco”, realizzate da alcune volontarie. Anche il lavoro all’uncinetto dà il suo contributo alla mobilitazione del Comitato Salviamo gli alberi di Gallarate contro il taglio degli alberi in via Curtatone. Anche ieri i volontari si sono alternati al gazebo, all’esterno dell’area boschiva, all’interno della quale invece sono rimasti i giovani del collettivo Tanuki, con la tenda allestita tra le fronde. Giornata tranquilla, ieri, il clima ben diverso da quello di sabato quando con l’arrivo massiccio delle forze dell’ordine si sono vissuti momenti di tensione.

“La nostra è una protesta pacifica – ribadiva ieri Laura Pastorelli, esponente del Comitato- non vogliamo più assistere a scene come quelle viste sabato con gli interventi delle forze dell’ordine, noi siamo qui per salvare il bosco e la fauna protetta che lo abita, non siamo “contro”, ma siamo per, per salvare gli alberi per i quali chiediamo al Comune ormai da settimane di fermare il taglio fino al 15 ottobre, come prevedono la legge e il regolamento del verde”.

Poi un messaggio rivolto al sindaco Andrea Cassani, “gli ricordiamo che con la forza non si risolve nulla, noi continuiamo a credere che il dialogo sulle nostre richieste sia possibile”. Al gazebo del Comitato arrivano sempre più numerosi i residenti nei quartieri di Cajello e Cascinetta, i rioni interessati dal progetto del nuovo polo scolastico sull’area di via Curtatone.

“Noi stiamo lavorando per il bene dei due quartieri – aggiunge Pastorelli – e i residenti l’hanno capito”. Ieri era anche una data particolare, la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, “il bosco di via Curtatone è parte del creato da rispettare”, ha sottolineato una gallaratese arrivata proprio per firmare la petizione per salvare gli alberi. Vicino al gazebo, ieri pomeriggio una mamma e la sua bambina, la mamma, Alice, lavorava all’uncinetto per realizzare altre lettere colorate per i messaggi sulla recinzione, la piccola disegnava il bosco con i suoi grandi alberi che per gli ambientalisti e oltre 6000 cittadini che fino ad oggi hanno firmato la petizione per salvarlo non deve diventare un ricordo fissato in quel disegno.