Milano, 18 novembre 2015 - Chiederà il patteggiamento l'ex calciatore Bruno Limido, coinvolto in un'inchiesta della Procura di Milano su una presunta maxi-frode fiscale da circa 60 milioni di euro attraverso una rete di cooperative nei settori della logistica, dei trasporti e del facchinaggio. L'annuncio è stato fatto dai difensori di Limido nell'udienza preliminare a carico, tra gli altri, dell'ex vicepresidente del Genoa ed ex presidente del Varese Calcio Antonio Rosati e dell'ex ad del Varese Enzo Montemurro.
Hanno chiesto di costituirsi inoltre parti civili, con l'obiettivo di ottenere un risarcimento, una novantina di lavoratori impiegati in passato nelle cooperative riconducibili a Rosati, il sindacato Cub e Sea, la società che gestisce l'aeroporto di Malpensa, dove avrebbero operato alcune delle società finite al centro dell'inchiesta.
Oltre a Limido, chiederà il patteggiamento un altro imputato (nei prossimi giorni i difensori cercheranno un accordo con il pm Maurizio Ascione sull'entità della pena). Mentre Rosati, Montemurro e una decina di altri imputati non hanno chiesto riti alternativi. Nella prossima udienza, il 27 gennaio, il gup di Milano Giuseppe Gennari deciderà se ammettere le parti civili che oggi hanno presentato l'istanza.