ROSELLA FORMENTI
Cronaca

La rivolta dei genitori: disdetta dei pasti contro l’aumento della mensa scolastica

Busto Arsizio, la protesta all’elementare nel rione Sant’Anna: in 80 oggi sono tornati a casa per pranzo

Una mensa scolastica (Foto archivio)

Busto Arsizio (Varese), 16 aprile 2024 – Genitori degli alunni della scuola elementare nel rione Sant’Anna pronti a protestare contro il rincaro del servizio mensa per il prossimo anno scolastico, sale a quota 6,30 euro per un solo figlio.

Non si può accettare – dicono dal Comitato genitori – facciamo lo sciopero da subito!” La protesta consiste nella disdetta dei pasti da parte di tutti gli alunni della scuola. Scrivono in una lettera aperta.

“Ci siamo accorti dell’ennesimo aumento di tale servizio, che è arrivato a quota 6.30 euro per un solo figlio, il Comune a varie richieste di spiegazione ha risposto che è una scelta politica – la politica si fa sulle spalle dei bambini! – e la società Euroristorazione ci ha risposto che tale aumento non dipende da loro”.

Allora ecco la protesta con la disdetta dei pasti della mensa. Continuano:”Non ci danno altra scelta,non è possibile portare il pranzo da casa, siamo obbligati a utilizzare la mensa. Ma così facendo con tutti questi aumenti rischiamo anche di perdere iscritti nella nostra scuola. Chiediamo al Signor Sindaco di darci risposte e di rivedere il prezzo di questo servizio o di acconsentire, a chi non ha possibilità economiche, di portare il pranzo da casa”. Concludono “quest’anno abbiamo avuto solo batoste, pullman inesistenti per uscite scolastiche ora un altro aumento mensa!!! Chiediamo più aiuti alle famiglie: i bambini devono crescere serenamente. La scuola è un obbligo, ma deve essere vissuta serenamente da tutti, grandi e piccini”.

Oggi sono 80 i bambini che non hanno pranzato in mensa, la maggior parte degli alunni della scuola elementare dove è in atto la protesta dei genitori contro il rincaro del servizio. Mamme e papà hanno disdettato il pasto, quindi i bambini sono tornati a casa per il pranzo e poi riaccompagnati a scuola dai genitori. La protesta continua, in attesa di un incontro con il sindaco Emanuele Antonelli.