ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Busto Arsizio, un giardino terapeutico nella casa di riposo Provvidenza

L’area verde è stata ideata e realizzata come ambiente curativo per gli ospiti affetti da differenti tipi di demenza

Iil “giardino terapeutico” nella casa di riposa Provvidenza

Busto Arsizio, 17 luglio 2023 - Inaugurato nella casa di riposo cittadina La Provvidenza uno spazio particolare e importante, è il “giardino terapeutico”.

L’area verde è stata ideata e realizzata come ambiente curativo per gli ospiti affetti da differenti tipi di demenza e supporta il programma terapeutico.

Il giardino, ha spiegato la dottoressa Marina Olivieri, che lo ha ideato, “è un luogo di bellezza, le piante danno sensazioni diverse al tatto, i fiori sono profumati, il rumore dell’acqua che scorre dà serenità, il percorso circolare con zone di sosta favorisce la socializzazione”.

Lo spazio ha tra le finalità terapeutiche quelle di ridurre i problemi comportamentali e, in particolare, il disorientamento spazio temporale,di rallentare il declino delle capacità funzionali,di stimolare la memoria remota dei pazienti nei riguardi delle loro attività precedenti, come ad esempio coltivare l’orto, accudire i fiori, passeggiare nel giardino, quindi compensare i deficit cognitivi e funzionali causati dalla demenza. All’interno le persone affette da qualsiasi tipo di demenza possono muoversi liberamente e senza pericoli, la guida ideale è rappresentata dalla natura, con i suoi colori e i suoi profumi.

Presenti all’inaugurazione il presidente dell’Istituto Romeo Mazzucchelli, il direttore Luca Trama, il sindaco Emanuele Antonelli, l’assessore all’Inclusione Paola Reguzzoni e il consigliere regionale Emanuele Monti. Prima del taglio del nastro la benedizione di Monsignor Claudio Livetti, prevosto emerito e da alcuni anni ospite nella casa di riposo. Come sempre arguto il prevosto emerito (92 anni compiuti a giugno) ha detto:” «Speriamo che questo giardino possa guarire dal cattivo uso di una parola, “ormai”, che noi anziani non dobbiamo dire. Deve essere cancellata, sostituendola con “ancora”, perché c’è ancora tanta voglia di vivere”.