Busto Arsizio (Varese), 17 novembre 2024 – L’intervento di una pattuglia della polizia per i rilievi legati a un vandalismo – uno dei tanti commessi ai danni di una scuola – si è trasformato in un’insolita ma formativa lezione per i ragazzi su come vengono raccolti scientificamente prove e indizi per un’indagine. A salire in cattedra, lo scorso 8 novembre, gli agenti del commissariato di polizia di Busto Arsizio, intervenuti alla primaria “Aldo Moro” a seguito di un furto messo a segno all’interno dell’istituto, e che ha lasciato in eredità una serie di danneggiamenti. I “soliti ignoti”, infatti, sono entrati e hanno causato numerosi danni agli arredi e sottratto diversi dispositivi informatici, tra cui personal computer e tablet utilizzati per la didattica.
Il sopralluogo
All’arrivo degli agenti la scena si è presentata con chiari segni di disordine: materiali sparsi a terra e porte delle aule forzate. Tuttavia, quella che sembrava una brutta giornata segnata da atti vandalici e furti, si è trasformata in un’occasione per creare un momento di vicinanza e dialogo con i giovani studenti. Durante il sopralluogo, infatti, gli agenti hanno coinvolto gli alunni in un’esperienza didattica speciale: i bambini sono stati resi partecipi delle indagini, osservando da vicino il lavoro della polizia nella ricerca di tracce utili per identificare i responsabili. Un momento che ha permesso di trasformare un episodio negativo in un’opportunità educativa di crescita e apprendimento per tutti, promuovendo valori di legalità e rispetto per le istituzioni.