Cairate (Varese), 28 gennaio 2024 – Iniziano a emergere nuovi elementi nell’indagine sull’omicidio di Andrea Bossi a Cairate. Il 26enne è stato ucciso con almeno un fendente alla gola nella notte fra venerdì e sabato, probabilmente con un coltello da cucina (che non è ancora stato trovato).
La scena del delitto
Gli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero di Busto Arsizio Francesca Parola. hanno cristallizzato la scena del crimine. Sulla soglia di casa, nella palazzina a due piani di via Mascheroni 1, e sul pianerottolo ci sono numerose tracce di sangue; impronte che potrebbero essere anche state lasciate dall'assassino.
La scoperta del cadavere
A trovare il corpo sabato mattina, è stato il padre di Andrea che è andato a casa del figlio perché non rispondeva al telefono.
Primi interrogatori
I vicini di casa hanno sentito il cane del 26enne abbaiare intorno alle 4 del mattino e come un tonfo ma nessun grido o richiesta d'aiuto. Ora per cercare di individuare l'autore dell'omicidio e un possibile movente si scava nella vita del giovane, che non ha precedenti e lavorava da tempo nell'officina Cfg Carpenteria Meccanica di Fagnano Olona che in paese ha realizzato e posato il monumento alle vittime del Covid.
Il sindaco
Andrea Bossi viveva da pochi mesi a Cairate ma era cresciuta nella vicina Fagnano Olona, dove risiede ancora la famiglia. Qui il ragazzo era molto conosciuto. “Siamo tutti sotto shock - spiega il sindaco fagnanese Marco Baroffio - non riusciamo davvero a ipotizzare cosa possa aver scatenato questa aggressione. Andrea Bossi non aveva brutte frequentazioni, era un bravo ragazzo, ha sempre lavorato in officina”.