
Uno scatto della scorsa stagione del camping “Città di Angera
Angera (Varese), 18 giugno 2020 - Il turismo riparte in provincia di Varese. Tra le strutture che sono tornate ad accogliere i villeggianti ci sono anche i campeggi. Sul Lago Maggiore è nuovamente operativo il Camping Città di Angera: Carlo Varieschi, amministratore della società che gestisce la struttura, illustra le scelte fatte per adeguarsi alla situazione post-Covid.
Quando avete riaperto? "Il 30 maggio ottemperando alle misure previste dal decreto della presidenza del consiglio dei ministri. Dobbiamo rinunciare all’animazione e contingentare gli ingressi in piscina, dove ogni bagnante deve avere a disposizione 7 metri quadrati d’acqua. Ne risente la qualità delle prestazioni, ma i nostri clienti hanno capito la situazione e stanno iniziando a tornare".
Come vi siete organizzati per il rispetto del distanziamento? "Per fortuna siamo una struttura molto grande, è un campeggio di 10 ettari. Bar e ristoranti riescono a lavorare senza problemi e la potenzialità per ospitare tante persone c’è. Speriamo che col tempo si allentino le misure restrittive, in modo da poter organizzare almeno gli spettacoli per i bambini. Dovremo rinunciare probabilmente alla festa del campeggio che facevamo tutti gli anni con griglia, musica e fuochi d’artificio".
Avete già diverse prenotazioni per quest’estate? "Il camperismo in particolare è abbastanza attivo. Noi affittiamo settimanalmente le case mobili e a oggi i posti sono già praticamente terminati".
Per questa stagione estiva si parla molto di turismo di prossimità. Sarà la tendenza? "Io lo chiamo più “turismo di rassegnazione”. Muoversi sulle lunghe distanze come accadeva in passato sarà più complesso, e al mare sulle spiagge ci saranno tante limitazioni. Il lago diventa una buona alternativa a questa situazione un po’ drammatica".
Avrete più italiani o stranieri? "Noi di fatto abbiamo sempre avuto una prevalenza di turisti italiani. Abbiamo clienti dalle città vicine della Lombardia, come Milano e Busto Arsizio, che tornano volentieri a trovarci. Gli stranieri invece provengono soprattutto da Germania, Olanda e Svizzera".
Quanto inciderà una stagione ridotta come questa sulla gestione della vostra struttura? "L’obiettivo primario di quest’estate è resistere e vogliamo essere per quanto possibile ottimisti. Siamo una realtà storica che ha più di 40 anni, ce la metteremo tutta per offrire quella che è la nostra proposta turistica. I nostri clienti ci seguono da tanti anni e si meritano il massimo rispetto. Siamo riusciti a salvaguardare i posti di lavoro e abbiamo anticipato ai dipendenti la cassa integrazione".