ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Carta solidale solo per pochi L’aiuto per i beni alimentari è una beffa per tremila famiglie

Risorse scarse e tanti esclusi. L’assessore Reguzzoni: "L’elenco beneficiari è stato stilato dall’Inps. E riguarda nuclei di almeno tre componenti, con Isee inferiore a 15mila euro". .

Carta solidale solo per pochi L’aiuto per i beni alimentari è una beffa per tremila famiglie

di Rosella Formenti

Inviate dal Comune le raccomandate destinate ai beneficiari della nuova carta solidale "Dedicata a te", su cui è caricato un contributo una tantum di 382,50 euro utili all’acquisito di beni alimentari di prima necessità. L’assessore all’Inclusione Paola Reguzzoni l’altro giorno è intervenuta per fare chiarezza dal momento che il centralino dell’assessorato è tempestato da telefonate: "Non serve chiamare l’assessorato ai Servizi sociali per avere informazioni perché l’elenco dei beneficiari è stato stilato dall’inps sulla base dei requisiti richiesti, cioè nuclei familiari composti da almeno tre componenti, con Isee inferiore a 15mila euro". Quindi l’amministrazione non ha avuto voce in capitolo sulla graduatoria, ha sottolineato ancora Reguzzoni: "Il comune ha soltanto inviato le raccomandate contenente il codice da presentare agli uffici postali per ritirare la carta: su 3.698 famiglie aventi diritto, le carte assegnate, in base ai fondi messi a disposizione, sono 911, 2787 restano a mani vuote perché le risorse sono finite". Insomma una beffa per migliaia di famiglie bustesi escluse che si sono rivolte subito al comune che però non è affatto responsabile di quanto sta accadendo. Il centralino dell’assessorato è preso d’assalto anche da coloro che chiedono informazioni sul reddito di cittadinanza, in città sono 400 a percepirlo, avendo ricevuto dall’Inps il messaggio relativo all‘interruzione del sussidio da questo mese. Ha chiarito l’assessore "Inps scrive che sarà il Comune a farsi carico delle situazioni, ma non sarà proprio così. Non sappiamo chi ha ricevuto i messaggi, néchu lo perderà e comunque si creano false aspettative perché molti immaginano che sarà il Comune a erogare l’assegno, sia chiaro non è così".