LORENZO CRESPI
Cronaca

Casa Futura, si aprono le porte . Ecco lo spazio per giovani mamme

Varese, l’iniziativa di housing di accoglienza temporanea del centro Gulliver è pronta a partire . L’abitazione ospiterà donne che non lavorano, sole (in qualche caso vittime di violenza), con i loro figli.

L’inaugurazione dell’abitazione destinata a giovani madri con i loro figli Il progetto del centro Gulliver tende la mano a donne sole e senza lavoro

L’inaugurazione dell’abitazione destinata a giovani madri con i loro figli Il progetto del centro Gulliver tende la mano a donne sole e senza lavoro

Un’abitazione indipendente di circa 60 metri quadrati con giardino, con all’interno una cucina, un soggiorno e due stanze con servizi per accogliere due madri con i rispettivi figli. È “Casa Futura”, il nuovo progetto del Centro Gulliver di Varese inaugurato ieri. Situato proprio di fianco alla sede di Gulliver in via Albani, l’immobile era utilizzato in passato con altre finalità e ora, dopo un intervento di ristrutturazione, potrà dare risposta ad un’esigenza crescente.

Casa Futura è nata infatti dalla constatazione che la maggioranza delle donne ospiti delle comunità di Gulliver è anche madre, e che tale numero è in considerevole aumento (il 24% del totale). Sono quindi sempre di più le donne fragili che arrivano in comunità perché dipendenti da alcol e stupefacenti, spesso con storie drammatiche alle spalle. Madri che non lavorano, sole, in qualche caso vittime di violenza e che, seppur giovanissime, hanno già figli.

Il futuro di queste mamme e dei loro bambini passa anche dalla ricostruzione della relazione genitoriale. Un processo guidato da educatori e psicologi, regolato dai servizi sociali e in tanti casi dal Tribunale dei minori, che danno mandato alle comunità di rendersi facilitatori di una relazione che grazie a Casa Futura può ritrovare una dimensione intima, spontanea e domestica. L’obiettivo è proprio quello di fornire un contesto di normalità in cui gli spazi e i tempi non sono quelli della comunità residenziale, ma sono su misura per la coppia mamma-bambino.

E trovandosi a pochi passi dalla comunità in qualsiasi momento è possibile ottenere il sostegno di personale specializzato come psicologi e educatori. "Casa Futura può ospitare solo due nuclei familiari. Potrebbe sembrare un progetto secondario, ma non lo è - ha commentato il presidente del Centro Gulliver Emilio Curtò - anzi, è un progetto fondamentale, perché si occupa del ‘dopo cura’, del ‘dopo accoglienza’, perché al Gulliver non ci preoccupiamo solo dell’immediato, ma anche del futuro".

Al taglio del nastro presenti anche le autorità, tra cui il prefetto Salvatore Pasquariello e i rappresentanti di Comune, forze dell’ordine e Asst. "Un traguardo che dedico alle tante donne che sono passate dalla nostra comunità", ha commentato Maria Raffaella Valenti, direttrice del Centro Gulliver, che ha ricordato le numerose donazioni di cittadini e aziende a favore del progetto.