ANDREA GIANNI
Cronaca

Varese: naso ricostruito con un ginocchio, primato mondiale al Circolo

Intervento effettuato con una tecnica mai usata prima su un paziente affetto da tumore. In 12 ore setto nasale rifatto

Il chirurgo plastico Mario Cherubino, a sinistra, con un collega

Varese, 8 ottobre 2016 - Nell'arco di dodici ore hanno effettuato l’intervento di chirurgia plastica più antico al mondo, con tracce che risalgono al sesto secolo avanti Cristo, e quello più moderno, un precedente nella letteratura scientifica mondiale, ricostruendo la cartilagine del naso di un paziente con una parte del suo ginocchio. Un’equipe composta da una decina di medici ha eseguito l’intervento all’ospedale di Circolo di Varese, su un’idea del chirurgo plastico Mario Cherubino, operando un paziente cinquantenne affetto da una forma di tumore alla pelle del naso.

Per ricostruire la pelle asportata i medici hanno utilizzato parte del tessuto della fronte, con un metodo documentato in testi indiani del sesto secolo avanti Cristo, agli albori della medicina, e utilizzato anche ai giorni nostri con le tecnologie più raffinate. Per creare una nuova cartilagine e dare forma al naso, il dottor Cherubino ha avuto un’idea innovativa. "Ho pensato di utilizzare una parte del ginocchio del paziente, il condilo mediale femorale, che solitamente viene utilizzata per interventi di ricostruzione della mano, per formare lo scheletro del naso", racconta il chirurgo plastico. "Nella letteratura scientifica disponibile non sono mai comparsi interventi di questo tipo - sottolinea - per questo abbiamo scritto un report pubblicato su una rivista specializzata". L’equipe guidata da due primari dell’ospedale di Circolo di Varese (Luigi Valdazza, chirurgia plastica, e Paolo Castelnuovo, otorinolaringoiatria) si è messa al lavoro. Il paziente è rimasto sotto i ferri per circa dodici ore, durante le quali i medici hanno effettuato un intervento lungo e complesso. Dopo l’esportazione del naso e del tumore, è stato ricostruito completamente il setto nasale con la pelle della fronte e con l’osso del ginocchio del cinquantenne.

L'operazione è riuscita alla perfezione. "Dagli ultimi controlli effettuati - spiega il dottor Cherubino - è emerso che il paziente non ha avuto crisi di rigetto o una recidiva del tumore. Siamo orgogliosi di questo risultato, che ci ha permesso di sperimentare con successo una tecnica nuova, secondo me più efficace di quelle utilizzate finora. Vorrei ringraziare anche il personale infermieristico - conclude - per il prezioso supporto al nostro lavoro".