A dicembre del 2022 era stato inaugurato il primo tratto, che collega l’area delle miniere con il Laghetto Fonteviva, entrambi in territorio di Induno Olona. Ora ci sono le risorse per proseguire con il nuovo lotto della ciclabile della Valganna. È il vicepresidente del consiglio regionale (e capogruppo di Lombardia Ideale) Giacomo Cosentino ad annunciarlo. "Con la delibera di giunta regionale n. 3089 abbiamo finanziato con circa 1,5 milioni di euro l’importante progetto, presentato dalla Comunità montana del Piambello, per il proseguimento della pista ciclopedonale della Valganna e, in particolar modo, il nuovo tratto che partirà in prossimità del Laghetto Fonteviva e arriverà fino alle Grotte di Valganna".
Cosentino parla di un’opera strategica per lo sviluppo delle valli. "Di portata storica perché sarà il tassello di collegamento tra la Valganna e Varese. Inoltre, la nuova pista ciclopedonale avrà un impatto positivo anche sul turismo e sulla mobilità dolce, perché parte di una strategia più ampia di valorizzazione della zona che comprende il rilancio del Lago di Ghirla e delle sue sponde, la realizzazione di un ostello accanto alla Badia di Ganna, tramite riqualificazione di un immobile della Provincia, e una serie di interventi per valorizzare i sentieri boschivi".
Ma se le risorse attese sono arrivate ora ci sarà da sciogliere il nodo del progetto: la proposta attualmente al vaglio, che prevede la realizzazione di una passerella al di sopra della galleria nella zona delle grotte, non piace infatti a Legambiente, che ritiene la struttura troppo impattante. "Siamo consapevoli del fatto che questo tratto rappresenti il punto più spinoso e stimolante a livello progettuale della dorsale che congiunge la Valganna a Varese - commenta a tal proposito il presidente della Comunità montana del Piambello Paolo Sartorio - siamo altresì consapevoli della delicatezza dell’intervento, per questo motivo stiamo valutando con estrema attenzione le sollecitazioni e le riflessioni che ci arrivano dal territorio dalle associazioni ambientaliste in maniera tale da intervenire con soluzioni che abbiano il minore impatto possibile e che rispettino l’ambiente che la natura e la storia ci hanno consegnato". I lavori del lotto dovranno essere terminati entro il 30 novembre 2026.